Mantovano (A.N.): copertura finanziaria e attenzione alla sicurezza per evitare che il "pacchetto Fassino" faccia la fine del "pacchetto Flick"

Dei 6 punti prospettati oggi dal ministro della Giustizia 4 sono da apprezzare: sono quelli che riguardano l'edilizia penitenziaria, il rafforzamento delle strutture per il reinserimento e il recupero dei detenuti, gli incrementi di organico degli educatori e della polizia penitenziaria, le nuove assunzioni dei magistrati e del personale amministrativo della giustizia. E' però indispensabile conoscere i tempi per il varo di queste misure, e soprattutto l'entità della copertura finanziaria: il Dpef si limita infatti a parlare di "maggiori dotazioni finanziarie" da destinare in questa direzione, ma Palazzo Chigi finora non ha precisato la consistenza delle risorse per renderle operative, e non ridurle al rango di meri annunci. Vanno invece spiegati gli altri due punti, quelli dell'espulsione degli extracomunitari condannati e del "miglioramento" delle leggi Gozzini e Simeone: come assicurare che i primi siano effettivamente presi in carico dai paesi di provenienza e non tornino entro 24 ore, fruendo delle imbarcazioni che solcano l'Adriatico e il Mediterraneo? "Miglioramento" dell' ordinamento penitenziario vuol dire ulteriore lassismo nella concessione dei benefici? Per questo quello che ha annunciato il ministro Fassino costituirà una base di discussione solo nel momento in cui sarà tradotto in disegni di legge o in atti amministrativi, con adeguata copertura finanziaria: ciò per evitare al "pacchetto Fassino" la medesima sorte del "pacchetto Flick", e cioè un insieme di proposte la gran parte della quale sono rimaste sulla carta. Alleanza Nazionale ribadisce inoltre la richiesta che sia accompagnato da misure concrete tese a garantire la sicurezza dei cittadini, sui fronti del contrasto agli stupefacenti, della restrizione della Gozzini e della lotta all'immigrazione clandestina.