MANTOVANO A BERTINOTTI: LE PROVE SONO LE VOSTRE PAROLE E I VOSTRI ATTI

"Rifondazione (…) ha un rapporto quasi organico anche con le frange violente dei no-global": è bastata questa mia affermazione per scatenare le ire dell'on. Fausto Bertinotti, il quale mi invita a fornire le prove al magistrato ovvero a tacere.

Elenco una breve e non esaustiva antologia di prove, messe a disposizione dal medesimo on. Bertinotti e dai suoi compagni di partito:

"Mc Donald's? Un simbolo della globalizzazione che ti sfrutta. Attaccarlo non è come colpire una persona. (…) La distruzione di un Mc Donald's dev'essere letta all'interno di un processo di spoliazione in corso". On. Fausto Bertinotti, intervista al Corriere della Sera del 28-9-2000, p. 16.

"Io rivendico di aver preso parte a un corteo che aveva comunicato alla questura che pacificamente avrebbe tentato di entrare nella zona rossa". On. Ramon Mantovani, intervista a il Giornale del 1°-8-2001, p. 2. Il corteo cui fa riferimento il mio quasi omonimo era quello di Genova, in occasione del G8, che era stato vietato, in quanto puntava a violare un limite fissato come invalicabile.

"Quando nel luglio del 1960 abbiamo affermato che non si sarebbe dovuto tenere il congresso del movimento sociale italiano, l'abbiamo impedito. Se questa volta non l'abbiamo fatto è perché abbiamo riconosciuto che quel consesso, se pur non legittimo, doveva potersi svolgere". On. Fausto Bertinotti, intervento alla Camera dei deputati del 23-7-2001. Traduzione: la violenza di piazza è (per Rifondazione comunista) uno strumento dell'azione politica.

Quando si esalta la distruzione dei simboli della globalizzazione, si teorizzano i disordini per impedire riunioni pubbliche e si partecipa a cortei violenti, rivendicandone il merito, non c'è bisogno di andare dal magistrato per constatare l'organicità ideologica e fattuale di Rifondazione comunista "anche con le frange violente dei no-global".