Alla Rosa nel pugno brucia la visibilità televisiva assicurata a Clemente Mastella da un’udienza pontificia. Emma Bonino paventa che anche la Margherita si attivi per “accreditarsi” (la candidatura di Paola Binetti, che ricorda loro la sconfitta referendaria, non è stata ancora digerita). Anche Fassino è preoccupato per questa udienza pontificia, perché ritiene che la campagna elettorale si giochi soprattutto nell’arena televisiva, e non è simpatico vedersi sfilare di nuovo il proscenio da Berlusconi, reo di aver rappresentato con dignità la Nazione davanti al Congresso degli Stati Uniti d’America. Ma perchè i responsabili dell’Unione, invece di inseguire le telecamere che riprendono il premier, non spiegano agli elettori che tipo di politica possono garantire su temi “laici” quali la sicurezza dal terrorismo, il sostegno alle famiglie in difficoltà, il contrasto all’immigrazione clandestina? Perchè non chiariscono come vogliano "coprire" queste voci, avendo alle spalle una coalizione che, lungi dall’essere fisiologicamente pluralista, non è altro che un cartello di identità l’un contro l’altra armate, e accomunate solo dal livore verso il presidente del Consiglio?

Roma, 6 marzo 2006

on. Alfredo Mantovano