ALFREDO MANTOVANO

Deputato al Parlamento italiano
Responsabile di AN per i Problemi dello Stato


Comunicato Stampa del 6/12/1999


 

 

Mantovano (AN): strage di Lecce - Ministro dell'Interno e sottosegretari stiano lontano dai funerali e vadano a casa

Quanto è accaduto oggi nelle vicinanze di San Donato (Lecce), e nei giorni scorsi a Trieste e in Liguria, non è il frutto del caso, ma della sciagurata politica di abbandono dell'ordine pubblico e di qualsiasi attività di prevenzione sul territorio deliberatamente voluta dal Governo D'Alema, in continuità con i governi Dini e Prodi. Questo governo trova 500 milioni di lire per far tornare a casa la terrorista Silvia Baraldini, ma offre l'elemosina di £ 18.000 al mese lorde come aumento per quelle forze dell'ordine che quotidianamente rischiano la vita; riduce dell'1% nella Legge finanziaria le unità della sicurezza; lesina stanziamenti e fondi per rinnovare i mezzi e le strutture; lascia marcire il "pacchetto sicurezza" nei sotterranei della Commissione Giustizia della Camera, per l'incapacità di mandarlo avanti.

Qualche giorno fa un sottosegretario all'Interno, di ritorno da Tirana, aveva assicurato che l'Albania non avrebbe più dato problemi all'Italia; oggi tre famiglie e un'intera comunità piangono tre giovani che difendevano le pensioni da consegnare, mentre altri tre lottano con la morte, vittime di armi che provengono dalla criminalità albanese. L'incapacità di qualsiasi controllo del territorio è testimoniata tragicamente dalla circostanza che esattamente un mese fa, nello stesso luogo della strage di oggi, era avvenuta un'aggressione con armi da guerra a un furgone portavalori, che non aveva avuto vittime per la resistenza del blindato della vigilanza privata. Evidentemente questo governo ha bisogno dei morti per accorgersi dell'emergenza: proprio per questo è meglio che il ministro dell'Interno, i suoi sottosegretari e chiunque abbia voglia di rappresentare l'Esecutivo, stiano lontani dal luogo della tragedia e dai funerali. Stiano al loro posto a lavorare, se ne sono capaci; altrimenti vadano subito a casa!

 

 

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