SOTTOSEGRETARIO DI STATO
AL MINISTERO DELL'INTERNO
Dipartimento della Pubblica Sicurezza


Comunicato Stampa

 

 

 

 

 

Esiste una comunità scientifica che fa ricerca responsabile

 

L'on. Emma Bonino parlando dei referendum sulla legge sulla procreazione assistita fa riferimento ad una presunta battaglia per la libertà di ricerca scientifica. L'esponente radicale si riferisce implicitamente al primo quesito referendario, il quale suona "Per consentire nuove cure per l'Alzheimer, il Parkinson, le sclerosi, il diabete, le cardiopatie, i tumori". Chi potrebbe essere contrario? In realtà la "promessa" referendaria riguarda presunte terapie ottenibili mediante l'eliminazione di embrioni umani al fine di ricavarne cellule staminali. Premesso che non è giusto sopprimere un essere umano per curarne un altro, le cellule staminali embrionali non sono utili per trovare tali le cure: non esiste infatti un solo studio attendibile sull'uomo che documenti risultati positivi per questa via, mentre esistono studi sull'animale che dicono il contrario, cioè che le staminali embrionali sono poco governabili e altamente tumorigene. La letteratura documenta viceversa molti successi ottenuti con le staminali "adulte". È necessario pertanto sostenere con forza la ricerca scientifica su queste ultime. Quindi, al contrario di quanto sostengono demagogicamente i Radicali, le regole poste dalla legge 40 contribuiscono a patrocinare la ricerca scientifica seria e rispettosa della vita umana. Il manifesto a difesa della legge 40 sottoscritto da circa 300 medici componenti l'assemblea dei docenti della Facoltà di Medicina dell'Università Cattolica dimostra come esista una comunità scientifica che intenda fare ricerca responsabile a tutela della vita, senza ricorrere ad estemporanee iniziative come lo sciopero della fame ad uso propagandistico.


Roma, 25 maggio 2005

Sottosegretario on. Alfredo Mantovano
Componente del Comitato "Scienza & vita"   

 

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