ALFREDO MANTOVANO

RESPONSABILE DI A.N. PERI PROBLEMI DELL O STATO

 


comunicato del 29 maggio 1999 h. 9,00


MANTOVANO: no ai traghetti da Valona, sì alla solidarietà ai confini col Kosovo e all'intervento attivo delle forze di polizia italiane contro gli scafisti

L'ipotesi, avanzata dal presediente del Consiglio, di contrastare gli scafisti accogliendo i profughi dal Kosovo su traghetti in partenza da Valona, non appare realistica. Infatti.

  1. Lo sfruttamento criminale della tragedia dei Kosovari non inizia dal porto di Valona, ma dal confine fra il Kosovo e l'Albania, e quindi, posto che il percorso fra il confine e Valona sottopone i profughi a ulteriori umiliazioni, sofferenze ed estorsioni, andrebbero potenziate, d'intesa con i partner dell'UE, le strutture di accoglienza e di smistamento in quella zona;

  2. accogliere nei traghetti chiunque si trova a Valona e si dichiara Kosovaro significa anche pretendere tanti che si dicono Kosovari e non lo sono: ciò accadrà per lo meno finchè a Valona - e nel'intera Albania - continuerà a essere fiorente il mercato dei documenti falsi, e finché alle nostre foerze di polizia non sarà consentito di lavorare a Valona, e lì selezionare, in base a criteri certi (come la conoscenza della lingua e delle inflessioni dialettali), la reale provenienza di chi intende attraversare l'Adriatico;

  3. oggi l'Albania occupa forze militari di altri Stati e di organizzazioni internazionali: avrebbe quindi minori remore a realizzae quello che ha rifiutato finora, e cioé un accordo di collaborazione con le forze dell'ordine italiane, che riconosca a queste ultime il potere di sequestrare i gommoni e di arrestare gli scafisti, senza ripetere le scene di impotenza del 23 gennaio 1999.

 

On. Alfredo MANTOVANO

Lecce 29 maggio 1999

 

 

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