ROMA - Lo scontro tra Gianfranco Fini e il suo partito rimette a tavola due ex nemici come Gianni Alemanno e Maurizio Gasparri. I due colonnelli di An, su invito di Teodoro Buontempo, ieri sera hanno cenato insieme. L’obiettivo del ministro dell’Agricoltura era di siglare una tregua con la corrente di La Russa e Gasparri in vista dell’assemblea del 2 luglio. Quel giorno Alemanno vorrebbe lanciare la sfida a Fini e ha fretta di preparare le truppe. E Gasparri, che ultimamente ha più di un appunto da fare al leader del suo partito, è in cerca di un ruolo per la sua corrente. Sulla sua mozione che rilancia i valori e l’identità del partito, Alemanno ha raccolto consensi al di fuori di quella che è la sua area. Publio Fiori, che insieme alla pattuglia dei cattolici di An, da Mantovano a Selva, a Rebecchini è tra i più caldi sostenitori dell’operazione, ha già candidato il ministro dell’Agricoltura alla carica di coordinatore o segretario. Storace, invece, lo avrebbe «sconsigliato». La candidatura sarebbe un’operazione per la quale serve un accordo blindato tra i colonnelli contro Fini, una specie di golpe dentro il partito. Il leader di An ostenta distacco e ha ricordato a tutti che l’anno prossimo i collegi li decide lui.