ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
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Articolo pubblicato su CORRIERE DEL MEZZOGIORNO (Sezione:  IN PRIMO PIANO Pag. 2 ) |
Martedì 18 Febbraio 2003 |
L. S. Vertice a Bari tra il sottosegretario all’Interno e Lia, presidente dell’associazione dei Comuni Appalti, da Mantovano sì all’Anci nei comitati per la trasparenza
BARI — Pace fatta tra il sottoseretario all’Interno, Alfredo Mantovano e Antonio Lia, presidente dell’Anci Puglia, l’associazione che rappresenta i Comuni. Con la partecipazione di un rappresentante dell’Anci per ogni comitato - istituito una decina di giorni fa nelle Prefetture di Brindisi e Lecce, per il monitoraggio degli appalti pubblici di importo superiore ai 150.000 euro - si chiude la polemica aperta in difesa dell’immagine dei Comuni stessi. «Era necessario togliere un’ombra pesante - spiega Lia - visto che esiste già un Osservatorio delle opere pubbliche che, per legge, controlla la trasparenza negli appalti. E non va dimenticato che oggi non è più il sindaco che dispone l’appalto. La responsabilità è passata tutta nelle mani dei dirigenti». A conclusione dell’incontro tenuto ieri a Bari con i componenti del direttivo dell’Anci, Mantovano ha nsistito «sulla necessità di un rapporto più stretto tra le polizie di dimensione nazionale e quelle municipali». E il vicepresidente dell’Anci, Michele Lamacchia, ha tenuto a precisare da parte sua «che i Comuni sono parte dello Stato e non si sentono sotto inchiesta da parte di nessuno, anzi mettono in opera azioni mirate a sconfiggere infiltrazioni criminose». Proprio questa immagine dei Comuni quali «luogo di malaffare», che l’iniziativa di Mantovano avrebbe potuto evocare, era stata alla base delle prese di posizione di responsabili degli enti locali salentini. In particolare, il presidente della Provincia di Lecce, Lorenzo Ria, che è anche presidente dell’Upi (Unione delle province italiane), aveva chiesto l’ intervento del ministro dell’Interno, Giuseppe Pisanu, contro la decisione di istituire questi comitati che, a suo avviso, «la legge esclude». I comitati, istituiti in via sperimentale, a Brindisi e uno a Lecce, saranno composti ognuno da un funzionario della Prefettura, uno della Questura e ufficiali di carabinieri e Guardia di finanza. E dopo l’incontro ieri, a Bari, anche da due rappresentanti dell’Anci. Come previsto, entro la fine del mese, i Comuni di Lecce e Brindisi e le rispettive Province dovranno inviare alle Prefetture copie delle gare effettuate nel 2002, oltre a tutte quelle che seguiranno d’ora in avanti. Per quanto riguarda la possibile creazione di altri comitati, Mantovano ha detto: «Dobbiamo vedere prima come va con Lecce e Brindisi e poi si farà una valutazione anche con l’Anci su ulteriori estensioni. Non c’è il rischio di sovrapposizioni con altri organi istituzionali; qui si tratta semplicemente di constatare che alcuni atti, alcuni passaggi siano leggibili da parte di chiunque». Sulle ragioni che hanno portato ad istituire i comitati, infine, il sottosegretario all’Interno ha precisato che per la prima città è stata «assolutamente occasionale» e su sollecitazione di un’associazione imprenditoriale, mentre a Brindisi già da un anno in Prefettura si discute di supposte anomalie da cui derivano ribassi e subappalti assolutamente anomali». Tutto questo, ha continuato Mantovano, «può dare spazio a riflessioni anche propositive sulla normativa nazionale; nel frattempo può darsi che diventino operative strutture che avranno dimensione nazionale, come quella che sta immaginando la Dia (relativa appunto alla istituzione nelle Prefetture di un gruppo per la trasparenza degli appalti pubblici) e che potrebbe essere formalizzata a breve».
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