LECCE - Non mancano reazioni politiche alle dichiarazioni rilasciate dalla leader del Social Forum leccese, Antonella Mangia, dopo l'arresto dei cinque anarchici accusati di minacce e attentati ai danni del centro di accoglienza Regina Pacis e del Duomo di Lecce.

«Nessun collegamento con don Cesare». Se la Mangia aveva chiesto di non delegittimare la battaglia contro il Regina Pacis, dicendo che nel corso delle manifestazioni di protesta «quei ragazzi non si erano dimostrati violenti», il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano ha espresso un'opinione agli antipodi. «Non si possono correlare le responsabilità dei terroristi e i loro progetti eversivi con le vicende giudiziarie che riguardano don Cesare Lodeserto». E Congedo, coordinatore provinciale di An, ha rincarato la dose: «Non condivido l'approccio politico della Mangia».

Repliche da sinistra. Il parlamentare diessino Rotundò: «Ma possiamo davvero chiamare terroristi questi anarchici? Nessuno deve utilizzare l'inchiesta per fare operazioni politiche di altro tipo». Il socialista De Jaco: «Gli atti eversivi, da qualsiasi sponda arrivino, vanno sempre censurati».