BARI - «Ciò che Fini ha detto a Gerusalemme coincide con quello che il Papa chiama purificazione della memoria». Il leader di An «ha consegnato la Repubblica di Salò e il fascismo alla storia, separandoli dall'identificazione con la politica». Il sottosegretario Alfredo Mantovano interviene nel dibattito apertosi all'interno di Alleanza nazionale dopo la visita di Gianfranco Fini in Israele e la reazione di Alessandra Mussolini. Mantovano spiega che «i cognomi sono importanti, ma in questo caso parliamo di storia e di politica, non di cognomi». «Spero - aggiunge il sottosegretario - che il dibattito non coincida con questa visione riduttiva e mortificante dell'evento. Continuo a nutrire ammirazione e profonda emozione per le parole di Fini, che sembrano richiamarsi ad un recentissimo intervento di Giovanni Paolo II. Ad un convegno su Leone XIII, il papa ha mandato un messaggio in cui dice che la "purificazione della memoria" necessita del riconoscimento degli errori compiuti per i quali è giusto chiedere perdono».