ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
(Sezione: IN PRIMO PIANO    Pag  3   )
sabato 3 gennaio 2004

Carmen Carbonara

 

Il pm: «Coperture politiche? Ascolterò il sotosegretario»


 

TRANI - "Se l'onorevole Alfredo Mantovano ha davvero qualcosa da dire in merito alle coperture politiche di cui avrebbe goduto la ex Banca 121, sarei certamente interessato ad ascoltarlo". Il sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Trani, Antonio Savasta, che coordina l'inchiesta sui titoli emessi tra il 1999 e il 2001 dall'istituto salentino, non ha mai escluso la pista politica dalle sue indagini, anche se finora l'aspetto ("se ne èsempre parlato" ammette) non èstato ufficialmente preso in esame. E non ha certo intenzione di trascurare quanto dichiarato in proposito dal sottosegretario agli Interni, che ha puntato. il dito persino contro il segretario diessino Massimo D'Alema.

"Il fatto è che la Procura di Trani - spiega il pm - è costretta a muoversi per gradi non avendo la competenza territoriale, spettante invece a quella di Lecce, sulla banca. Se l'avessimo avuta saremmo andati ben oltre il semplice sequestro dei titoli, che comunque rimane la cosa più importante perché ha permesso di tutelare i clienti truffati". Insomma, almeno per ora la Procura di Trani ha le mani legate circa l'eventuale sviluppo politico della questione. "Ma è sicuramente nell' intere sse delle indagini ascoltare chiunque abbia dichiarazioni da rendere in merito alla vicenda - afferma - compreso il sottosegretario agli Interni. In generale, almeno per li momento, però ci limiteremo ad esaminare le questioni societarie. Da quèsto ad appurare eventuali coperture garantite dalle alte sfere della politica nazionale alla ex Banca del Salento verso la fine degli anni '90, il passo comunque potrebbe essere meno lungo del previsto".

Gli accertamenti perciò continueranno a muoversi su questioni più circostanziate. "Ascolteremo - continua Savasta -quanti all'interno della banca sapevano dei rischi legati a Btp-tel, oniine e altri prodotti similari, spacciati per sicuri titoli di Stato, a cominciare dai promotori finanziari che hanno chiesto di essere ascoltati. Su quel fronte potrebbero esserci novità importanti. Da valutare però anche teventuale apporto del risparmiatori truffati. Ce ne sono alcuni del leccese - ha anticipato - che hanno chiesto, tramite i propri legali, di essere ascoltati. L'unica cosa certa èche la questione non è chiusa".

 

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