ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
(Sezione: IN PRIMO PIANO   Pag.   3   )
Mercoledì 25 Giugno 2003

Ma. Br.

 

Feltri:«Giusta denuncia, destra e sinistra ormai preferiscono ignorare il problema»


 

BARI - «La questione morale non viene più presa in considerazione né dal centrodestra né dal centrosinistra. Una circostanza disastrosa». E l'opinione di Vittorio Feltri, direttore del quotidiano Libero, ex direttore, tra le altre testate, del Giornale

Direttore, il ceto politico italiano dunque è diventato allergico a questi temi?
«Non solo il ceto politico. Anche gli organi d'informazione. Basti guardare al caso "Telekom Serbia", che ha sfiorato Dini, Prodi e Passino. Marini, che ha rivelato i retroscena della vicenda, probabilmente avrà pure raccontato un sacco di castronerie. Ma i riscontri che dimostrano l'esistenza di 100 miliardi in titoli di credito finiti chissà dove esistono, è stato verificato. Eppure i giornali e i telegiornali, dopo i primi giorni di entusiasmo, non ne hanno più pariato».

Cosa pensa di queste. e di altre amnesie?
«Io sono sbalordito dalla mancanza di sensibilità 'a livello politico. È un segnale preoccupante».

Le cause?
«Da un lato, a forza di usare lo strumento giudiziario come arma politica è stata indebolita sia la giustizia che la coscienza dei politici. C'è davvero il rischio di giungere ad un degrado pari o peggiore di quello precedente le inchieste milanesi di Mani pulite».

Il centrodestra corre i rischi d'involuzione paventati da Mantovano?
«Il centrodestra corre più rischi perche i suoi esponenti, soprattutto a livello locale sono molto più scadenti di quelli del centrosinistra. Lo stesso livello di coloro che selezionano i candidati è sotto zero Credo che la recente sconfitta del centrodestra dipenda anche da questo. Anzi, sa che le dico?».

Cosa?
«Se io fossi stato un elettore friulano non avrei votato la candidata della Casa delle libertà, la Guerra, ma avrei votato Illy anche se non ho nulla da spartire col centrosinistra. Perché non si possono presentare candidati del genere. In periferia, poi, rischia di prevalere la logica dell'amico dell'amico, così da candidare personaggi impresentabili».

Succederà anche in vista delle prossime elezioni provinciali, nel 2004?
«Le stesse elezioni provinciali generano una caccia alle poltrone terribile, sebbene alla gente sfugga persino a cosa servono certi enti locali. Fino ad una quindicina d'anni fa non si diceva che le Province dovevano essere abolite? In questa situazione proprio Forza Italia appare più a rischio».

Fatto sta che spesso oggi, a prescindere dal colore politico delle amministrazioni locali, si sentono i politici tuonare contro i magistrati che indagano sulla corruzione. L'accusa è sempre: vogliono interferire con la politica, fanno il gioco dell'opposizione...
«E un'idiozia, una sciocchezza. I magistrati hanno il dovere d'indagare. Sia oggi, con i pm che sono del tutto autonomi, sia in futuro, nel caso dovesse cambiare il loro status. La corruzione va fermata sempre»

I mass-media, come si diceva prima, hanno contribuito ad alimentare il disinteresse trascurando, negli ultimi tempi, i vari aspetti della questione morale?
«Certo. Tuttavia - sebbene io non sia portato a sopravvalutare i miei colleghi - va anche ricordato un fenomeno: finiti i fasti di Tangentopoli e dopo alcune condanne, sembra che proprio i giornalisti siano destinati a far le spese di tutto quasi in solitudine. Noi giornalisti stiamo subendo la beffa di essere sempre più spesso condannati in seguito alle querele e alle citazioni per danni raccolte negli anni scorsi. Mi risulta che Previti, ad esempio, stia vincendo un sacco di cause. A pagare, insomma, alia fine sono i giornalisti».


 

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