ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
(Sezione:    IN PRIMO PIANO     Pag.    3)
Sabato 2 ottobre 2004

Francesca Mandese

LA RAPINA

 

 Un commando contro il portavalori, quattro feriti

L'assalto a Mesagne con tecnica da contrabbandieri. Un automobilista colpito da una fucilata. Rubati 470mila euro


 

BRINDISI - Poteva finire in un bagno di sangue la rapina messa a segno ieri mattina nel Brindisino ai danni di un furgone portavalori della Velialpol. n bilancio èdi quattro feriti e un bottino di 470mila euro, ma solo per un caso le centinaia di colpi sparati dai banditi non hanno provocato la morte di qualcuno. Un automobilista è stato raggiunto da un proiettile che gli ha trapassato la pancia, ma è fuori pericolo. «Non mi sono accorto di nulla - ha raccontato agli investigatori - e mi sono ritrovato pieno di sangue. Non ho pensato a una rapina, ma a un attacco terroristico, come quelli di cui si parla tanto in questi giorni». L'agguato è scattato poco dopo le sette, a qualche centinaio di metri dall'uscita di San Donaci, lungo la provinciale che porta a Mesagne. Il furgone blindato, che trasportava denaro in contanti destinati agli uffici postali della zona Nord della provin cia di Brindisi, prove niva da Veglie, nel Leccese, e aveva a bordo tre vigilanti. Gli uomini del commando, almeno sette-otto, con il volto coperto, giunti sul posto a bordo di due autovetture di grossa cilindrata e di un fuoristrada, avevano già predisposto ogni cosa disponendosi lungo la strada armati di fucili a pompa e kalashnikove gettando sull'asfalto i micidiali chiodi a tre punte utilizzati dai contrabbandieri per fermare i mezzi della Finanza. All'altezza di alcuni capannoni, la strada era stata bloccata con un camion posto di traverso sulla carreggiata a due corsie. Il vigilante alla guida del furgone ha cercato di evitare l'ostacolo, ma il blindato, con i pneumatici forati dai chiodi, si è capovolto finendo fuori strada. Mentre i tre uomini uscivano dal mezzo incidentato, i 'Qanditi hanno cominciato a spatare all'impazzata intimando alle auto in transito di fermarsi ai borcli della strada.

Tutto si è svolto in pochi minuti: vigilanti e automobilisti immobilizzati sotto la minaccia delle àrmi e rapinatori al lavoro con la fiamma ossidrica per aprire il mezzo blindato. Finito il lavoro, il commando si è dileguato" la sciando sul posto il camion che è poi risultato essere rubato. Ad avere la peggio è stato Antonio Pucci, un agricoltore di 22 anni, di Castellaneta, in provincia di Taranto. TI ragazzo stava transitando sulla provinciale a bordo di un fuoristrada.

Doveva accompagnare un cugino minorenne alla fermata dell'autobus che avrebbe condotto il ragazzino a scuola. Antonio aveva fretta, doveva recarsi in campagna a lavorare ed era già in ritardo. Non si è accorto, quindi, dei banditi armati che bloccavano la strada e si è ritrovato nel bel mezzo della scena del crimine. Un colpo di fucile lo ha raggiunto allo stomaco, ma il proiettile è entrato e uscito senza colpire organi vitali. E' stato trasportato all'ospedale «Perrino» di Brindisi dove i medici lo hanno giudicato guaribile in venti giorni. Pucci vive nel Tarantino, ma si trovava da circa una settimana da alcu ni parenti che abitano a Mesagne per occuparsi personalmente di questioni legate al lavoro. Ad assisterlo in ospedale ci sono i suoi parenti, ma nessuno di loro ha voluto rilasciare dichiarazioni. Sono stati subito dimessi, invece, i tre vigilanti, Antonio Ca valloni, di 38 anni, di Veglie, Giuseppe Arnesano, 26 anni, anche lui di Veglie, e Vincenzo Carlucci, 38 anni, di Squinzano. Hanno riportato solo qualche contusione e ferite lievi durante il ribaltamento del furgone e hanno lasciato l'ospedale subito dopo le prime cure. Le ricerche dei banditi, coordinate dai carabinieri del nucleo operativo del comando provinciale di Brindisi e dirette dal sostituto procuratore Silvia Anastasia, sono andate avanti per l'intera giornata, anche con l'ausilio di un elicottero. La determinazione, l'accurata preparazione della scena e la freddezza dei rapinatori farebbero pensare ad un gruppo criminale organizzato probabilmente legato alla Sacra corona unita. Questa mattina a Brindisi vertice con prefetti, questori e i responsabili delle forze dell'ordine convocato dal sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano


    

 

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