ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
(Sezione:  LECCE       Pag.     5)
Venerdì 13 maggio 2005

Alfredo Ancora

I DATI NEL SALENTO

  

 Assegnazioni al ribasso del 29%. E le offerte tutte uguali


 

LECCE - La decapitazione della cupola degli appalti disposta l'altro giorno dalla.Procura della Repubblica di Lecce non fa cessare l'allarme, lanciato due anni fa dal sottosegretario Alfredo Mantovano, sulle anomalie che si verificano nelle gare d'appalto. Anomalie non sempre meritevoli dell'attenzione della Procura, ma che preoccupano perchè, per esempio, come disse due anni fa lo stesso Mantovano, le «aggiudicazioni di gare a ribassi d'asta elevati favoriscono il ricorso al lavoro nero». N e sanno qualcosa alla Provincia di Lecce, dove hanno monitorato tutte le gare d'appalto effettuate negli ultimi due anni, da quanto Mantovano ha lanciato l'allarme, e ne è venuta fuori una realtà che preoccupa non poco gli amministratori di Palazzo dei Celestini. Gare aggiudicate con ribassi superiori a quelli che il sottosegretario di An giudicava allora scandalosi; offerte che si concentrano tutte in un punto percentuale nonostante che alla stessa gara partecipino oltre 50 imprese; offerte che si discostanouna dall'altra di appena uno o due millesimi di punto.

A predisporre il monitoraggio di tutte le gare d'appalto a Palazzo dei Celestini è stato l'Osservatorio sulla concorrenza negli appalti, costituito dalla giunta provinciale di Lorenio Rie. nell'aprile del 2003, aI1pena due mesi dopo la denÙllcia di Mantovano. La Provincia di Ria allora non volle partecipare ai Comitati di controllo sugli appalti che il sottosegretario volle costituire presso le prefetture di Lecce e di Brindisi, pensando che quei comitati fossero un vulnus all'autonomia degli enti locali. Ma creòun suo osservatorio ed approvò un codice etico che, in alcune sue parti, fu pure contestato dal presidente di Assindustria, Salvatore De Riccardis.


L'ASSESSORE - L'Osservatorio è formato dall'assessore alle gare ed appalti, oggi Giuseppe Merico; dal diretto re generale.dell'ente, Cosimo Casilli; dal dirigente del settore legale, avvocato Alfredo Bruni; dal dirigente al Servizio Gare ed appalti, ieri l'ingegnere Antonio Lepore e, da una settimana, Sergio Martina. «Abbiamo fatto una prima riunione ed ora dobbiamo riprendere il lavoro di valutazione del monitoraggio effettuato - dice l'assessore Giuseppe Merico che presiede l'Osservatorio. - I dati emersi sono ,preoccupanti ed ho in mente alcune misure che vorrei proporre per evitare le cordate. Una di queste è quella di inserire nei bandi di gara degli indicatori che ci consentano diescludere automaticamente le ditte sospettate di essere in cordata, come già accade a Milano. Appena superata la verifica politica in corso, dovremo metterei mano». Ma per Merico il problema non è solo al momento della gara: «Gli appalti vanno gestiti, dalla progettazione all'esecuzione. Ci vuole innanzitutto - dice - una progettazione seria, che non lasci spazioad eccessivi imprevisti. Poi bisogna evitare, con unà maggiore sensibilizzazione dei direttori ai lavori, gli accomodamenti in corso d'opera delle offerte viziate» .


I DATI - Vediamo dà vicino qual è la situazione degli appalti in Provincia così come emersa per il 2003 e il 2004. Nel 2003 sono stati aggiudicati da Palazzo dei Celestini 42 appalti per lavori stradali: di essi solo uno con un ribasso del 11,4%, altri lO con ribassi fra il 20 ed il 23% e tutti gli altri con ribassi superiori al 29%, quello che Mantovano giudicava eccessivo. Il bello è che la gran parte delle numerose offerte per ogni appalto ha ribassi compresi tutti in un punto percentuale. Per esempio la manu tenzione straordinaria delle strade provinciali, divisa in cinque diversi appalti, è stata assegnata con ribassi del 29,9% ciascuna e per ogni appalto tutte, ma proprio tutte le offerte, erano dentro un pl,lnto percentuale; 58 ditte su 58 nel primo gruppo; 55 su 55 nel secondo gruppo e 55 su 55 nel terzo gruppo di strade come nel quarto; 62 su 62 ditte' nel quinto gruppo di strade. In questi casi, che non sono stati i soli ma sono esemplificativi, gli scarti erano tutti in uno 0,06%. Nel 2004 la situazione non è cambiata: su 30 appalti assegnati, uno solo, il completamento della circonvallazione di Veglie, lo è stato con un ribasso dell'8,3%, nove con ribassi dal 22 al 26% e tutti gli altri con ribassi dal 28 al 30%. E in tutti i casi la stragrande maggioranza delle offerte erano tutte dentro un punto percentuale.

Migliore la situazione nell'edilizia: nel 2003 sono stati affidati 16 appalti con una media di ribassi compresa fra iL19 ed il 22%, ma anche qui molte le offerte comptese tutte dentro un punto percentuale, come nel caso del completamento della sede dell'Itc«Costa» in cui, su 17 imprese partecipanti, tutte hanno offerto ribassi del 22%, con differenze minime di pochi millesimi; o come per la sopraelevazione della caserma dei Vigili del Fuoco di Lecce: 21 imprese partecipanti con ribassi dentro un punto. La situazione non è cambiata nel 2004, quando la Provincia ha aggiUdicato 18 appalti con gli stessi ribassi dell'anno precedente. I lavori per la segnaletica stradale, poi, vedono ribassi ancora maggiori: si arriva al 35-36%, sia nei nove lavori appaltati nel 2003 che nei due dell'anno scorso.


    

 

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