ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
Interventi sulla stampa |
Articolo pubblicato su CORRIERE DEL MEZZOGIORNO (Sezione: LECCE Pag 6 ) |
Sabato 13 dicembre 2003 |
L'INTERVENTO di ALBERTO MARITATI *
«Grottella, Mantovano fa finta di non capire»
Egregio direttore, il sottosegretario all'interno con delega alla sicurezza, onorevole Alfredo Mantovano ignora, ofinge di ignorare, la delicatezza dell'argomento e le circostanze poste a sostegno dell'auspicato intervento di riforma legislativa. La verità è che l'attuale governo e la maggioranza che lo sostiene dimostrano scarsa sensibilità a questi argomenti, e nonostante la sbandierata attenzione a loro dire mostrata su questo terreno, in realtà ben poco hanno sino ad ora compiuto per soddisfare le esigenze delle vittime della criminalità organizzata, sia essa mafiosa sia essa semplice. Le dichiarazioni rilasciate dall' onorevole Mantovano al "Corriere del Mezzogiorno" non risolvono il problema sollevato con il disegno di legge depositato al Senato in data 3 dicembre. Le assente motivazioni di ordine tecnico poste afondamento della posizione assunta dal sottosegretario hanno valore meramente propagandistico e sono facilmente smentibili. La verità è che la crisi economi co finanziaria, in cui due anni e più di governo dell'attuale maggioranza ci hanno condotto, non consente di approntare riforme che abbiano anche un minimo impegno finanziario. L'episodio che ha provocato scalpore ed il successivo intervento di proposta legislativa è stato quello dell'eccidio di tre vigilantes avvenuto in località Grottella di Copertino. A tale proposito dalle parole di Mantovano sembrerebbe che i familiari delle vittime, estromessi daifondi per le vittime di reati mafiosi, abbiano percepito un risarcimento quali vittime della criminalità organizzata, ai sensi della legge 302/90. Se ciò fosse vero non si spiegherebbero le critiche mosse alla legge 512/99 dai familiari delle vittime della strage e da esponenti della direzione distrettuale antimafia impegnati sulfronte della lotta alla criminalità organizzata e mafiosa. Mantovano sa benissimo che la legge 302/90 non può coprire casi come quello della Grottella, perché essa è stata concepita per risarcire le vittime di reati di terrorismo e di eversione dell'ordine democratico, non reati commessi da associazioni criminali semplici, mosse da un mero scopo di lucro e di controllo criminale del territono. L'onorevole Mantovano dice di guardare con attenzione alla proposta legislativa, di apprezzarne le finalità politiche ma di non poterne condividere l'impianto tecnico, ma è evidente che queste dichiarazioni sono l'ennesimo tentativo di mistificare la realtà. Se ciò che egli afferma fosse vero, le riserve espresse sarebbero facilmente superabili con una soluzione già presente nel disegno di legge a prima firma Maritati, nel quale le due ipotesi di ampliamento dei criteri di accesso al fondo potrebbero essere disgiunte, al fine di mantenere solo quella prevista dall'articolo 2 del medesimo disegno di legge, perfettamente in linea con la filosofia della legge 512/99. Ciò permetterebbe di superare l'obiezione posta dallo stesso Mantovano, secondo il quale non sarebbe giusto riconoscere il diritto al risarcimento per le vittime del reato di cui all'art. 416 del codice penale e non invece alle vittime di rapine semplici e di estorsioni non compiute da esponenti della criminalità organizzata mafiosa. Mi auguro quindi che il sottosegretario Mantovano sproni i parlamentari della sua parte politica a permettere un rapido e positivo iter del disegno di legge. * senatore Ds
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