ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
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Articolo pubblicato su CORRIERE DEL MEZZOGIORNO (Sezione: LECCE Pag. 5) |
Domenica 15 maggio 2005 |
Arcangelo De Luca
Arresti degli anachici, i due poli allo scontro
LECCE - «Massima fiducia nel l'operato della magistratura, che sa prà accertare presto le eventuali re sponsabilità. Ma nessuna correlazio ne può essere fatta fra il recente arresto degli anarchici salentini e le vicende collegate a don Cesare Lodeserto ed il centro «Regina pacis» di San Foca: si tratta di due casi estremamente differenti».
E' questo il parere di alcuni esponenti politici leccesi, a seguito delle diéhiarazioni di Antonella Mangia, esponente di Rifon
dazione Comunista e del Lecce Social Forum, che proprio sulle colon
ne del Corriere del Mezzogiorno ha
chiesto, all'opinione pubblica ma anche e soprattutto ai suoi colleghi, chiarezza ed equilibrio, per evitare che l'inchiesta sugli anarchici arre
stati possa sfociare in strumentalizzazioni partitiche. E la replica alle parole di Antonella Man
gia «
Non so se quegli anarchici che sono stati arrestati possono essere definiti terroristi: a quanto pare, comunque, era
tà del gruppo leccese, che mi pare
sia stato definito fra i più attivi a livello nazionale, si estenderebbe ad altre azioni eversive. In questo momento, credo che occorra avere fiducia
nell'operato della magistratura. Ci
sono indagini in corso, ma le valuta
no un gruppo organizzato.
Il fatto che sia stato riconosciuto che gli obiettivi del gruppo fossero destabilizzanti lo si sapeva da tempo, e questo mi pare abbastanza grave. I magistrati e le Forze dell'Ordine meritano un plauso per aver raccolto le segnalazioni che già da tempo avevano lanciato gli amministratori locali e dato impulso alle loro indagini».
Secondo l'avvocato Francesco De Jaco, esponente dell'area socialista riformista leccese, è «eccessivo parlare di terrorismo, almeno nelle forme così tristemente note», per gli anarchici leccesi arrestati o indagati: «Condivido il parere di Antonella Mangia, il terrorismo vero è un'altra cosa - spiega De Jaco -. Pur tuttavia è dovere dello Stato garantire che il
confronto politico sia esclusivamente legato ad una corretta dialettica, che non abbia nulla a che vedere sia con lo scontro fisico né tanto meno con l'uso di qualsivoglia violenza verbale. Credo che i cittadini debbano essere doverosamente tutelati da coloro i quali, anche se per fini ideologici, compiono azioni che mal controllate possono determinare nocumento, anche minimo, alla società civile. Nessuna legittimazione possono avere le azioni che si addebitano ai presunti autori degli atti eversivi e dei danneggiamenti verificatisi negli ultimi anni. Quella del Regina Pacis è
, un'altra storia, e la magistratura saprà fare chiarezza, spero in tempi brevi, su entrambe le vicende».
Nessuna strumentalizzazione sul
caso degli anarchici salentini. E' questo il parere di Antonio Rotundo dei Democratici di Sinistra: «Condivido l'analisi di Antonella Mangia - sostiene Rotundo -, nessuno deve utilizzare, tanto meno il ministro Buttiglione, un'inchiesta per fare ope
razioni politiche di altro tipo. Solo una destra non democratica potrebe be compiere operazioni così squalli" de. Penso che alla politica spetti 'al" tro. Gli anarchici arrestati a Lecce
'possono essere definiti alla stregua di terroristi? Dubito che una cosa del genere possano pensarla o provarIa gli stessi magistrati. lo credo che gli inquirenti debbano svolgere
, serenamente il loro lavoro, tenendo ben presenti la differenza che c'è tra contestazione ed eversione. Il caso dei Cpt come il Regina pacis? Credo che sia legittimo il punto di vista di chi ritiene che in certi luoghi ci sia un momento repressivo, di limitazione della libertà personale».
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