ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
Interventi sulla stampa |
Articolo pubblicato su CORRIERE DEL MEZZOGIORNO (Sezione: LECCE Pag. 6) |
Sabato 19 marzo 2005 |
Salvatore Avitabile Botta e rispsota tra la sindaca ed il sottosegretario dopo gli atti vandalici. L'eurolady:«Le forze dell'ordine hanno sempre fatto la loroparte»
«A Lecce telecamere in centro come a Bergamo»
LECCE ~ Il botta e risposta è durato per l'intera giornata. Quattro comunicati, dichiarazioni anche al veleno: alla fine però la sindaca Adriana Poli Bortone ed il sottosegretario Alfredo Mantovano si sono ritrovati d'accordo sulla necessità di difendere la città dai vandali dopo la lapide alla memoria di Alessandro Carrisi imbrattata a piazza S. Oronzo e le offese contro il procuratore nazionale antimafia Pierluigi Vigna sulla facciata del teatroi «Paisiello». Nel Comune di Lecce sarà allestito un posto fisso della polizia e Mantovano ha invitato Poli Bortone a seguire il modello di Bergamo dove nel centro abitato sono state allestite le telecamere a circuito chiuso grazie alle quali gli atti vandalici sono stati sensibilmente ridotti. IL CASO - Dice Mantovano: «Poli Bortone ha detto di aver parlato più volte con me e che io ogni volta le ayfei assi curato che avrei provveduto. La Poli ha aggiunto di non' aver visto finora nessun risultato. A suo dire si tratta di gente facilmente identificabile. Dunque, Poli Bortone è convinta cM gli autori del gesto siano gli stessi di altre scritte offensive sui muri della città e che la loro individuazione è agevole; non tocca a me invitare il sindaco a comunicare alla polizia gli elementi di fatto che sorreggono questa convinzione. Sul piano della repressione, è vero che in più occasioni ho rassicurato la sindaca circa il lavoro in corso da parte delle forze di polizia e della magistratura su realtà eversive presenti nel nostro territorio (ammesso che tali realtà siano responsabili dell'imbrattatura della lapide): il rispetto per la riservatezza delle indagini, che non sono né semplici né di breve durata, mi impedi sce di aggiungere una sola parola di più». «LE TELECAMERE» - E ancora: «Sul piano della prevenzione, posto che non si può mettere un carabiniere davanti a ogni monumento, è utile il concorso di tutti; a parte il ruolo che può svolgere la polizia municipale, ricordo che in altre città (penso, per esempio, a Bergamo), i Comuni hanno installato telecamere nei punti sensibili del centro abitato: ne è derivato un calo degli atti teppistici. Ricordo ancora che qual~ che mese fa, insieme col questore, proponemmo al sindaco l'apertura di un posto fil;!sO della -polizia nei locali del Comune collocati al piano terreno di Palazzo Carafa, proprio al lato della lapide per Nassiryia: se vi fosse disponibilità in tal senso da parte del Municipio di Lecce, si aggiungerebbe un presidio importante nel cuore della città». «SI' AL PRESIDIO» - Poli Bortone replica: «Il presidio della polizia a Palazzo Carafa è pronto. Il Comune ha fatto fino in fondo la propria parte e, come è sua abitudine, an-. che in questo caso ha mantenuto la parola. Lo spazio per il posto fisso della Polizia di Stato a Palazzo Carafa è stato individuato e reso funzionale. Mi dispiace che Mantovano non possa fare nulla. Facevo tanto affidamento a lui. È un peccato, per ché pensavo che quella quindicina di unità di Polizia venute a Lecce appena uno o due mesi fa si sarebbero potute mettere anche a disposizione della città». «I VIGILI URBANI»- Mantovano così ha controreplicato. «La sicurezza è la risultante del lavoro di più istituzioni: non solo delle forze di polizia nazionali, pur se queste hanno una competenza prevalente. Quando ci si trova di fronte ad atti vandalici, come quello vile dell'altro giorno, bisogna chiedersi se la prevenzione comporta mettere un carabiniere davanti a ogni monumento, o se non va razionalizzato l'uso delle forze in campo; per esempio, adoperando quella polizia municipale che in altre città svolge un ruolo più attivo rispetto alla sola disciplina del traffico. Il Ministero dell'Interno apprende oggi per la prima volta della disponibilità del Comune a concedere alla polizia i locali del Comune». E Poli Bortone così conclude: «Le parole di Mantovano ci tranquillizzano, la polizia leccese ha sempre ben operato». Gli atti vandatici, infine, sono stati stigmatizzati dal difensore civico Franco Stabili mentre Beppe D'Ercole di Vivere Lecce ha invitato il Comune ad allestire le telecamere. «La privacy non deve essere un ostacolo».
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