ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
(Sezione:  OPINIONI       Pag.    12)
Martedì 1 marzo 2005

 

risponde MARCO DEMARCO

 

 Politici, nelle liste mettete anche disoccupati


 

Caro direttore,

scriviamo avendo l'illusione che qualcuno ci legga e dia notizia di come un certo mondo sia escluso dalle liste dei partiti e ci riferiamo a quell'oltre un quarto dell'elettorato di questa regione che vive la tragedia dell'inoccupazione e/o disoccupazione. Sentiamo parlare di nomi altisonanti, «di alto profilo» del mondo delle professioni, della cultùra, della società civile, delle associazioni, di) chi «conta» insomma. Siamo elettori del centrosinistra pugliese e sentiamo molto parlare di noi, del mondo precario o delle nuove povertà, ma senza che nessuno mai ci chieda di dare il proprio contributo di idee e di disponibilità ad arricchire le proprie liste. Certo non esiste la rappresentanza univoca di questo mondo, ma esistono nel variegato mondo precario sensibilità politiche e di cultura deUavoro che non sono da meno dei candidati «eletti» e «degni» di riempire le liste di partito. Il precario, il disoccupato, il lavoratore a n,ero, vivendo sulla propria carne la disperazione di questa condizione, sa cosa pensare della legge 30, sa cosa può rappresentare una formazione professionale completamente svincolata dalle dinamiche di reale prospettiva' ocèupazionale, quindi di raccordo con le politiche attive del lavoro. Sono solo alcuni degli argomenti spinosi su cui vmremmodire la no~tra e rappresentare, anche nelle sedi istituzionali. Chiediamo ai partiti del centrosinistra pugliese di dare dignità a quel mondo rendendolo protagonista e non solo argomentando su di,esso. Dalle destre non ci aspettiamo niente di buono, lo sappiamo, e voi che fate ci ascoltate?

Anna & Beppe D.
Bari

 

Cari Anna e Beppe, la vostra lettera dimostra come anche in occasione delle prossime elezioni i partiti non siano finora riusciti ad andare oltre la retorica di circostanza, quella che parla di grande attenzione ai disagi provocati dalla disoccupazione e di tutte le altre esigenze che meriterebbero tutela. Vi offrite per «dare un contributo» che, però, il circolo sempre più autoreferenziale dei professionisti della politica non sembra voglia accettare. Altrimenti, anche e soprattutto a voi giovani disoccupati, sarebbero giunte richieste di coinvolgimento, partecipazione. Purtuttavia non è così in tutti i partiti. Vi rivolgete al centrosinistra che - spiegate nella lettera - sembra essere particolarmente sordo alle vostre esigenze. Nel centrodestra poche settimane fa il sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano, ha promosso una iniziativa singolare per il coinvolgimento in politica di persone che, generalmente, ne sono lontane. Provo a sintetizzare il senso di quella proposta: invia il curriculum e sarai candidato. Come è andata? In pochi giorni, Alleanza nazionale a Lecce ha ricevuto per le Regionali decine di curricula inviati da giovani e non ispirati tutti dalla voglia di praticare attivamente la politica e di misurarsi con l'elettorato. Ecco allora che i partiti farebbero bene anche ad abbandonare le tradizionali strade del reclutamento per aprire nuove finestre sulla partecipazione. Qualche altra iniziativa, oltre quella citata, è già stata sperimentata in Puglia. Le amministrative dell'estate scorsa ne sono la prova. Ma credo che in questo campo non si faccia mai abbastanza. E che non tutti abbiano la voglia di creare meccanismi di" partecipazione che si discostino dalla tradizionale vita dei partiti. Che, da parte loro, sembrano sempre meno originali.


    

 

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