ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
(Sezione:    IN PRIMO PIANO     Pag.    3)
Venerdì 5 novembre 2004

Francesco Strippoli

REGIONALI IL VOTO DEL 2005

LE COALIZIONI 

 Via libera del centrodestra alla lista del presiadente

Il 4 dicembre a Bari convention della Casa delle Libertà per tracciare le linee del programma. Trattative sulla legge elettorale


 

BARI - Legge elettorale, programma per le regionali 2005 e lista Fitto. Questo il menù servito ieri, all'ora di pranzo, nel vertice dei segretari e dei capigruppo della èasa delle Libertà. La prima volta dopo la sconfitta nelle suppletive nel collegio di Gallipoli. La prima volta dei nuovi leader di Udc (il commissario Gino Trematerra) e di An (Alfredo Mantovano) ad un vertice del Polo. Con loro Salvatore Mazzaracchio (Fi) e Giovanni Memola (Nuovo Psi) e i capigruppo Lucio Tarquinio (Fi), Oronzo Orlando (An), Mimmo Mele (Udc). Tutti convocati dal governatore Raffaele Fitto per esaminare le questioni più urgenti. A partire dalla legge elettorale. Il centrosinistra traccheggia, si sono detti, e a questo punto conviene presentare una proposta di legge firmata dal Polo, anziché attendere quello della commissione Affari istituzionali. Si dà corso, insomma, ai propositi più volte espressi da Tarquinio: si scriva subito un testo e discutiamo, altrimenti procediamo da soli.

Il centrodestra ha scelto di procedere. Tutti d'accordo sul premio di maggioranza, sull'abolizione del listino, sulla preferenza unica. Via libera anche allo sbarramento (con il no del Nuovo Psi) ma resta da stabilire la soglia di accesso: sembra che non sarà l'aspro 5% richiesto ufficialmente da An e Fi. L'Udc vuoI riflettere sul voto disgiunto (che piace invece agli altri). E ha fatto capire. di non gradire l'istituto della ineleggibilità per presidenti di provincia e sindaci. Ossia la necessità di dimettersi per chi voglia correre alle regionali (sarebbe il caso di Enzo Divella). Fitto concorda, nonostante le molte obiezioni nella sua stessa Forza Italia, soprattutto da parte di chi teme un proliferare di sindaci tra gli Azzurri e nella lista del governatore. Anche An è sensibile alterna e fa capire che inserire l'ineleggibilità per sindaci e presidenti di provincia a pochi mesi dal voto «apparirebbe un sotterfugio,). Tanto più se l'anti Fitto dovesse essere Divella.

Ad ogni modo, Fitto sostie Alfredo Mantovano ne uffiCialmente di vOlersi tenere fuori dalla materia elettorale che, dice, compete ai gruppi e ai partiti. Si limiterà a far arrivare oggi sul tavolo dei leader e dei capigruppo una bozza elaborata da un giurista, suo consulente. «Sarò al fianco dei partiti, ma tocca a loro decidere» dice Fitto. Il quale si augura «un testo quanto più condiviso all'interno del consiglio regionale». Lunedì i capigruppo si riuniranno, ci lavoreranno per qualche giorno, smusseranno gli angoli, troveranno l'intesa su mi testo comune ed entro la prossima settimana il progetto di legge potrebbe essere depositato.

Via libera dei partiti alla lista del presidente. Lo spunto alla discussione è venuta dal caso Di Bello. Il governatore ha nuovamente preso le distanze dall'operazione della sindaca di Taranto (la fuoriuscita da Fi). E ha chiarito che nella lista non entrerà alcun esponente del centrodestra. In ogni provincia i candidati della lista Fitto saranno comunicati ai segretari dei partiti perché sia esclusa la candidatura per i dissidenti o per coloro che non hanno trovato posto in An, Udc o Fi. «In questi termini - ha chiarito Mantovano - è quello che chiedevamo noi. Fitto ha raccolto l'auspicio formulato da alcuni partiti e da An in particolare». Soddisfatto anche il governatore che parla di «piena condivisione della lista da parte di tutte le forze della casa delle libertà. E questo è un ulteriore elemento positivo» nel percorso verso la campagna elettorale.

Per il prossimo 4 dicembre è stata indetta una convention di dirigenti ed eletti della Cdl: si terrà alla Fiera del Levante. Sarà l'occasione per un bilancio dei cinque anni di amministrazione e per tracciare le linee per la campagna elettorale. «Il programma vero e proprio - dice Mantovano - arriverà più in la quando sarà concluso il lavoro preparatorio che ciascun partito sta compiendo al riguarq,o». L'appuntamento di dicembre viene indetto, dice il coordinatore di An, «anche allo scopo di allargare il confronto tra i partiti, ed evitare che rimanga confinato alla discussione tra 7-8 persone (segretari e capigruppo, ndr)».


    

 

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