ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
(Sezione:  IN PRIMO PIANO       Pag.    2 )
Sabato 7 maggio 2005

Franco Strippoli

LE REAZIONI

  

 Le critiche di Mantovano: «Governo troppo a sinistra»


 

BARI - Corrosive le reazioni di An ai nomi della giunta Vendo la. Prudenti e moderate quelle di Forza Italia. All'insegna del clamore quelle dell'Udc foggiano Angelo Cera che si spinge a vagheggiare «una regione Molidaunia, costituita dal Molise e dalla Capitanata».

«Rosso Vendola, con scaglie di centro»: questa la definizione gastronomica-culinaria che il coordinatore pugliese di An, Alfredo Mantovano, utilizza per definire il nuovo esecutivo regionale. li sottosegretario aennino parla di «sproporzione tra i partiti di centro e quelli di sinistra». E per dimostrare l'equazione, opera un confronto. «Con consensi simili a quelli che oggi ha la Margherita - dice - An contava su 4 assessori e la presidenzadelconsiglio». Mentre ai centristi dell'Unione sono andati due posti nella giunta, oltre alla presidenza del l'assemblea. Mantovano trascura di ricordare che le liste che hanno sostenuto Vendola sono molte di più di quelle che appoggiarono Fitto. Ma il cuore del ragionamento è un altro. E cioè che Vendola ha ottenuto il consenso della metà dei votanti: «Se si contano bianche e astenuti, si arriva ad un terzo di tutti gli elettori». E dunque, «lo spostamento a sinistra del nuovo governo pugliese non tiene in considerazione l'orientamento della gran parte dei pugliesi». Conclusione: «a giunta Vendola èoggi quella più a sinistra di Italia, Emilia Romagna compresa».

L'ex assessore all' Agricoltura Nino Marmo (An) non esprime giudizi sui singoli assessori. «A parte qualcuno - dice - non ne conosco molti. Tutte brave persone, ma li giudicheremo solo quando saranno all'opera». E tuttavia, il dato politico saliente che vuoI sottolineare è un altro: «Quella costituita non è la giunta dei movimenti, piuttosto quella del ma Inuale Cencelli. E Vendo la si è rivelato abbastanza doroteo, dosando alla perfezione carichi e pesi». Non si tratta di una sorpresa, perché «non prevedevamo cose diverse. Vendola è un gran affabulatore. E come tale finora si è limitato alle parole».

Pirotecnico l'ex assessore foggiano Angelo Cera (Udc). «li governo regionale? Un vero obbrobrio, formata da raccomandati e komeinisti come Silvia Godelli e Michele Losappio. Peraltro costruita senza tener conto delle province della Puglia»"La Capitanata, dice Cera, «è stata umiliata nel vero senso della parola. Se si eccettua il principato di Cerignola (di cui è originaria l'assessore Ds Elena Gentile, ndr) la provincia di Foggia non esiste. Ed allora mi chiedo se non sia davvero il caso di pensare ad 4 una vecchia , ipotesi: quel la di dar vita alla Molidaunia, una regione format.a dal Molise e dalla Daunia». Più misurato il coordinatore uscente di Forza Italia Salvatore Mazzaracchio (in prèdicato di essere riconfermato). «Non conosco i tecnici, ma i politici individuati - dice - mi sembrano tutti adeguati ad esercitare in maniera positiva le funzioni cui sono stati chiamati. So che ci sono fibrillazioni e discussioni, ma questo èun problema della maggioranza, non nostro».

Sospende il giudizio sui singoli assessori Luigi Loperfido, capogruppo in pectore di Fi. «Conosco Francesco Saponaro - dice - e so che si tratta di un tecnico molto competente e capace. Così come so che Dnofrio Introna e Alberto Tedesco sono politici esperti e navigati. Gli altri? Mi chiedo che esperienza abbiano di gestione. Perché se è vero che noi siamo governativi e abbiamo poca esperienza nell'opposizione, per loro è vero il contrario. Detto questo, il governatore Vendola ha scritto un libro dei sogni e la sua giunta parte senza grandi entusiasmi».


    

 

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