LECCE - Rapporti sempre più stretti tra banche e forze di polizia al fine di prevenire le rapine. Gli istituti di credito della provincia di Lecce estenderanno i loro dispositivi di sicurezza per tutelarsi di fronte al dilagare degli eventi criminosi.

E' questo quanto è stato stabilito nella riunione del Comitato provinciale per la sicurezza che si èsvolto ieri in Prefettura a Lecce. Durante la riunione, alla quale ha partecipato il sottosegretario all' Interno, Alfredo Mantovano, è stato siglato un protocollo d'intesa volto a prevenire attività criminali contro gli istituti bancari leccesi. Il documento impegna le banche ad assicurare in tempi brevi l'attivazione di impianti di sicurezza, con sistemi di controllo all'ingresso (metal detector, vigilanza, rilevatore biometrico).

Gli istituti dovranno inoltre designare un referente per i rapporti con le forze di polizia. L'incontro è stato presieduto dal prefetto di Lecce, Giancarlo Casilli, e ha visto la partecipazione di Marco Iaconis, responsabile per la sicurezza dell'Associazione bancaria italiana, e dei vertici provinciali delle forze di polizia.

Il protocollo d'intesa, già in vigore a Bari, Foggia e in altri 20 Uffici territoriali del Governo, è stato sottoscritto in modo unanime da tutti gli istituti bancari presenti. "Questa iniziativa non sarà certo la bacchetta magica capace di risolvere tutti i problemi legati alle rapine - ha detto il sottosegretario Mantovano -, ma consentirà tuttavia di circoscrivere il fenomeno". Inoltre, "lì dove questo sistema è stato collaudato, si sono avuti risultati interessanti, e le rapine sono fortemente diminuite".

Sulla stessa lunghezza d'onda il responsabile sicurezza dell'Abi, Iaconis. "Questa intesa ha già dato eccellenti risultati. Il fenomeno criminale ha avuto una riduzione del 15-18 per cento", ha sottolineato Iaconis. "La sinergia fra istituti bancari e forze di polizia è essenziale per la prevenzione e repressione dei fenomeni criminali", ha sottolineato il questore di Lecce, Francesco Zonno.