ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
Interventi sulla stampa |
Articolo pubblicato su CORRIERE DEL MEZZOGIORNO (Sezione: LECCE Pag. 9 ) |
Sabato 7 Dicembre 2002 |
Pierluigi Blandolino
Racket, rinasce la Impresit
E lo Stato ne aiuterà altre
Racket, rinasce la Impresit E lo Stato ne aiuterà altre LECCE — Il Fondo di solidarietà dello Stato per le vittime dell’estorsione e dell’usura è attivo anche in Salento. E ieri sera, a Trepuzzi, è sta inaugurata la prima azienda salenti na, la “Impresit” di Luigi Budano che, grazie al Fondo di solidarietà istituito con la legge 44 del 1999, rinasce a nuova vita. Ma questa azienda non è e non sarà la sola. Nell’anno in corso sono state presentate, infatti, 25 domande di sostegno. Otto sono state accolte, altre 17 no. Ma il ministero degli Interni ha erogato alle vittime del racket ben 648.885,64 euro che «ristoreranno» gli imprenditori vittime delle estorsioni. Altre 5 richieste di risarcimento e sostegno in base alla legge 44 sono, tutt’ora, in fase istruttoria. Per quanto riguarda l’usura, invece, vi sono otto richieste in istruttoria e ben 4 accolte. Nessuna richiesta di aiuto è stata respinta. E il ministero, in questo caso, ha disposto erogazioni alle vittime dell’usura per 127.048,35 euro. Anche i dati relativi agli anni 2000 e 2001 incoraggiano gli imprenditori vittime del racket: ben 1.285.595 gli euro erogati a fronte di 51 richieste accolte. Ma ieri è stata la festa di Luigi Budano, l’imprenditore salentino che ha potuto, grazie all’intervento dello Stato, rilanciare la sua attività. Un clima di festa ha
preceduto l’inaugurazione, sotto la pioggia,
della nuova azienda. Appena il sottosegretario agli Interni, Alfredo Mantovano, ed il prefetto di Lecce, Giovanni d’Onofrio, hanno
messo piede nell’azienda, una banda ha salutato le autorità con l’inno di Mameli. E Luigi
Budano, accompagnato da Mantovano e dal
prefetto, ha dichiarato: «Questa è la dimostrazione che lo Stato ci è vicino. La mia azienda rinascerà e sarà, mi auguro, più forte di prima». In sintonia con quello dell’imprenditore
gli interventi del presidente dell’antiracket di
Lecce, Carlo Miccoli, di Giovanni D’Onofrio,
prefetto, e del sottosegretario |
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