ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
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Articolo pubblicato su CORRIERE DELLA SERA | Venerdì 2 novembre 2001 |
D. Mart. Scontro Angius-Schifani: «C’è puzza di P2», «Odore leninista» ROMA - Il duro richiamo di Silvio Berlusconi alla «guerra civile», quella che ha «spazzato via un’intera classe politica per mano di alcuni magistrati», fa salire il livello di scontro tra opposizione e maggioranza. Adesso, i capigruppo al Senato dei Ds e di FI, Gavino Angius e Renato Schifani, si sfidano a colpi di «sento puzza di P2» e di «c’è odore di disinformazione leninista». Ma c’è anche chi, come Luciano Violante, teme l’ escalation : «Berlusconi, in difficoltà, sta cercando ancora una volta lo scontro ideologico e frontale perché è quello che lo avvantaggia». Sui temi della giustizia, dunque, sembra lontana ogni intesa anche se non mancano i segnali di apprezzamento, soprattutto all’interno di An, per la proposta di Francesco Rutelli di istituire a metà legislatura una conferenza nazionale sulla giustizia. Le sortite di Berlusconi e la reazione del presidente Anm, Giuseppe Gennaro («C’è un complotto contro i magistrati») hanno lasciato il campo libero solo alle polemiche. Cosi Angius si è messo di traverso: «Berlusconi rovescia la realtà. Negli anni di Tangentopoli le istituzioni sono state attaccate da corrotti, corruttori e mafiosi, non certo dai giudici che li hanno combattuti. Il clima è veramente cambiato, si sente in giro puzza di P2». L’azzurro Schifani ha impiegato pochi minuti a rispondere: «Dico che c’è odore di disinformazione leninista, Angius recita lo stesso copione, la stessa litania di menzogne sperando così di ingannare gli italiani». Questo è il clima. E anche Giovanni Berlinguer (Ds) attacca Berlusconi: «Come ha fatto sull’Islam anche sulla giustizia parla a vanvera». Ma sotto traccia c’è chi tesse una trama di dialogo. Il presidente della commissione Giustizia del Senato, Antonino Caruso (An), è attento alla proposta Rutelli: «È un’apertura di grande intelligenza che può far ben sperare». E sulla separazione dei ruoli di giudici e pm, Caruso concorda con il sottosegretario Vietti (Giustizia): «Non dobbiamo impiccarci sulle formule perché il nostro obiettivo è quello di garantire un giudice terzo». E anche il sottosegretario all’Interno, Alfredo Mantovano (An), rilancia l’idea di un tavolo tecnico per individuare le priorità in materia «di resa e di lavoro giudiziario». Spiega Mantovano: «A margine della Bicamerale si arrivò a un passo dal concordare un pacchetto giustizia che comprendeva anche la riforma elettorale del Csm. Ecco, ora mi meraviglierei se, su questo tema, l’attuale opposizione remasse contro. Il progetto del Guardasigilli Castelli, infatti, si allontana da quel testo. E adotta soluzioni più gradite ai magistrati».
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