ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
Interventi sulla stampa |
Articolo pubblicato su GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (Sezione: IN PRIMO PIANO Pag. ) |
Lunedì 4 Luglio 2005 |
Mantovano: coesione attorno ai princìpi
Gasparri e Nania «lavorare uniti»
ROMA «Sono molto soddisfatto per l'esito dell'Assemblea nazionale che ha dimostrato la validità della classe dirigente di An e ha confermato che sono i contenuti e le idee che contano, non gli organigrammi». Così Maurizio Gasparri, leader di Destra protagonista, commenta l'esito unitario dell'assise del partito. «La replica di Fini - ha spiegato Gasparri - ha avuto toni molto diversi da quelli della relazione, nel giudizio sulla classe dirigente e sui suoi componenti. L'apprezzamento è stato chiaro, e ciò ha consentito, insieme ovviamente alle tesi espresse, un voto favorevole della sua replica». «Fini - ha proseguito l'ex ministro - ha sottolineato con forza la necessità di coniugare una forte identità della destra con lo spirito di coalizione e ha rilanciato il tema dell'interesse nazionale, criticando l'euro retorica di Prodi e della sinistra. Ha criticato quanti nel centrodestra minano la coalizione con un inutile disfattismo». «Si tratta - ha osservato Gasparri - delle tesi che io ho sempre sostenuto e che Destra protagonista ha portato avanti anche in occasione di questa Assemblea. Si tratta di temi e valutazioni sulle quali talvolta non c'era stata sintonia nel partito». «Credo di aver dato un contributo utile con un intervento propositivo che ha registrato ampi consensi e che mi auguro - ha concluso l'esponente di An - abbia alimentato una prospettiva unitaria» NANIA: ASSEMBLEA SOFFERTA MA POSITIVA - «Più destra nella Casa delle libertà è il programma politico che esce da questa sofferta ma positiva Assemblea di un partito che si proietta ancora più avanti, che diventa ancor più plurale ed aperto». Così il presidente dei senatori di An, Domenico Nania, commentando la conclusione unitaria dell'Assemblea nazionale di An. «La difesa dell'identità del partito - aggiunge l'esponente di via della Scrofa - si deve coniugare, come ha ben sostenuto Fini, con le ragioni della coalizione. Non avrebbe senso un'affermazione di An se non fosse arricchita da un'affermazione della Cdl che deve proseguire con rinnovato vigore l'azione di cambiamento e modernizzazione del Paese. Ed in questo senso, per non lasciare l'opera a metà, la conclusione unitaria della nostra Assemblea è quanto di meglio ci si poteva augurare». Adesso, precisa, «occorre lavorare con entusiasmo ed energia perché l'unità raggiunta tra Fini e i leader delle componenti di An si possa suffragare sulla base dell'impegno comune. Alla già decisa conferenza programmatica dovremo elaborare le idee del futuro ed arricchirle affinché un numero sempre maggiore di italiani - conclude Nania - possa riconoscersi pienamente nella linea e nell'azione di una Destra moderna, plurale, inclusiva». MANTOVANO, UNITÀ ATTORNO AI PRINCIPI - «Quella del partito è un'unità ritrovata attorno ai principi e soprattutto all'esigenza da tutti avvertita di tradurre questi principi in atti politici concreti nei mesi che mancano alla fine della legislatura». Così il sottosegretario agli Interni, Alfredo Mantovano, secondo il quale si tratta non di «una identità riaffermata genericamente o verbalmente, ma da cui derivano degli atti politici concreti».
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