ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
Interventi sulla stampa |
Articolo pubblicato su GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (Sezione: CRONACA di FOGGIA Pag. 2) |
Giovedì 11 Novembre 2004 |
OMICIDIO BIAGINI / Mantovano bacchetta Ciliberti
«Candidati non tutti
illibati alle elezioni»
A proposito della questione criminale anche la politica deve prendersi le proprie responsabilità e non scaricare tutto sulle forze di polizia. Lo sottolinea il sottosegretario all'Interno, on. Alfredo Mantovano, replicando al sindaco Orazio Ciliberti a proposito della necessità, per tutti gli esponenti politici foggiani di prendere le distanze dalla criminalità. Mantovano ne aveva parlato lunedì in città dopo un vertice in Prefettura per esaminare la situazione dopo l'omicidio del consigliere comunale di An Leonardo Biagini ucciso il 25 ottobre. «Mi sembrava - afferma Mantovano - di aver detto un'ovvietà. Ora il sindaco di Foggia vuole convincerci che alle ultime amministrative tutti i candidati erano illibati, che tutti i manifesti sono stati attaccati dall'ufficio affissioni del Comune e che nessun esponente delle istituzioni, dalla magistratura alla politica, è mai stato interessato da ipotesi di reato e da indagini. Se questo è il senso del suo discorso sono preoccupato. Ritengo che, nel contrasto alla criminalità di ogni tipo, certo il ruolo prevalente è delle forze di polizia ma la politica non può scaricare tutto su di loro, deve assumersi le proprie responsabilità. Il mio discorso è politico. Nomi non li devo fare io, perchè sono quelli iscritti nei registri degli indagati o nelle condanne. Trovo singolare che su questo tema si assuma un comportamento simile a quello dello struzzo». L'on. Mantovano afferma poi di essere «ben disposto» ad affrontare con gli amministratori di Foggia la questione della sicurezza «purchè inviino le loro missive al mio ufficio e non alla redazione di qualche giornale».
|
vedi i precedenti interventi |