ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
(Sezione: IN TERRA IONICA       Pag.     )
Domenica 22 maggio 2005

Davide Stasi

Rappresentanti politici di centrodestra e centrosinistra si sono riuniti nella sede Acli a sostegno dell'astensione 

Referendum, un partito «trasversale» per il non voto

Alfredo Mantovano: «La legge 40 è il frutto di oltre sette anni di dibattiti approfonditi in Parlamento»


 

«La vita non può essere messa ai voti». E' lo slogan del comitato «Scienza & vita» sostenuto da partiti e politici di schieramenti opposti. Deputati, assessori e consiglieri, sia di centrosinistra sia di centrodestra, si sono riuniti ieri mattina nella sede delle Acli intorno ad un unico tavolo, per sostenere l'astensione al voto. Sono intervenuti il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano, gli onorevoli Lorenzo Ria (Margherita) e Ugo Lisi (An), la vicepresidente della Provincia di Lecce Loredana Capone (Margherita), gli assessori regionali Erio Congedo (An), Raffaele Baldassare (Fi) e Gino Caroppo (Udc).

L'incontro è stato coordinato dal professore Marcello Tempesta. «Il comitato - spiega Tempesta - nasce per impedire il peggioramento della legge 40 sulla fecondazione assistita. Ne fanno già parte diverse personalità del mondo scientifico, culturale, professionale, politico e associativo. Il comitato si propone di promuovere una campagna di sensibilizzazione sui valori in gioco, per l'adozione del comportamento più efficace in occasione del referendum. Abbiamo pertanto organizzato diversi seminari, incontri e convegni.

La legge 40 è infatti un risultato importante che ha fissato delle regole per i laboratori che operano in un campo così delicato ed ha posto fine al cosiddetto "far west procreatico"». «E' una vera battaglia trasversale - ha sottolineato Mantovano - perchè non è portata avanti da una singola forza o da uno schieramento politico. La legge è il frutto di oltre sette anni di dibattiti molto approfonditi in Parlamento. E' giusto che chi l'ha votata ora la sostenga. Se vincessero i sì, sarebbe una larga minoranza del Paese che cambierebbe quanto approvato in ambito parlamentare». «Lasciate al parlamento - dice Capone - il compito di intervenire perchè si tratta sia di dover tutelare gli interessi comuni sia di evitare la clonazione umana sulla quale si potrebbe lucrare».

Anche l'onorevole Lisi sostiene l'astensione. «E' una legge che merita di essere difesa. Di per sè il referendum può essere uno strumento di democrazia, ma in questo caso è profondamente inadeguato per la tipologia e la complessità della materia. Il non voto è una modalità consapevole per manifestare la propria contrarietà ai quesiti proposti». «La scienza deve migliorare la qualità della vita - dice Ria - ma è opportuno non oltrepassare i limiti dell'etica. Non fermarsi ora significherebbe mettere in pericolo la stessa vita. L'astensione è, invece, il primo passo per la difesa in concreto della vita umana». «E' importante notare - sottolinea Baldassare - il fatto che condividiamo idee e riflessioni su tale argomento, nonostante apparteniamo a schieramenti opposti. Ciò indica quanto il referendum sia, in questo caso, uno strumento impiegato in maniera errata». Il professore Angelo Vescovi, autore de «La cura che viene da dentro» interverrà in un convegno che si terrà a Lecce il prossimo 6 giugno nelle sale dell'hotel Tiziano.


    

 

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