ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
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Articolo pubblicato su GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (Sezione:CRONACA di TARANTO Pag. 2 ) |
Giovedì 2 giugno 2005 |
c.f. LA POLITICA Assemblea di An con l'on. Alfredo Mantovano «Nel Polo il partito unico è una mèta raggiungibile»
«In prospettiva, è evidente per le forze del centrodestra l'esigenza di un raccordo più stretto e la necessità di parlare un linguaggio politico meno frammentato. Questo significa guardare con serenità alla prospettiva del cosiddetto "partito unico", nella convinzione che anche le tensioni interne riescano a stemperarsi più facilmente in un contenitore più ampio delle singole case partitiche, senza che nessuno rinunci alla propria identità, ai propri valori». Il sottosegretario Alfredo Mantovano, coordinatore di An in Puglia, parla a Taranto nell'ambito del suo «tour» politico-organizzativo che prevede in totale 21 assemblee e la ricerca di un contatto più stretto e diretto con iscritti e rappresentanti nelle istituzioni. Un po' per fare il bilancio delle ultime regionali, un po' - nell'immediato - per affrontare a ranghi serrati la competizione referendaria, un po' per avviare l'organizzazione del partito in vista dell'appuntamento politico del 2006. Mantovano, che ieri sera nell'assemblea tenutasi nel salone della Provincia ha parlato dopo una breve introduzione del sen. Semeraro, ha insistito molto sul problema-referendum, sottolineando a chiare lettere che la posizione di Fini («Voterò tre sì e un no») pur se autorevole resta una posizione assunta a titolo personale. «Al contrario, la posizione della destra italiana, e non da oggi - ha detto Mantovano - è schierata senza tentennamenti in difesa della vita e per l'integrità della famiglia. La nostra coerenza è fuor di dubbio. Piuttosto, se altri hanno improvvisamente cambiato idea, dovrebbero loro spiegare il perchè...».
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