ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
Interventi sulla stampa |
Articolo pubblicato su GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (Sezione:   Pag. ) |
Martedì 31 Gennaio 2006 |
f.c. Intervengono Mantovano e Congedo
«Non c'è alcuna lotta per i posti sicuri in lista»
All'interno di Alleanza nazionale, non credono ad un'eventuale candidatura di Adriana Poli Bortone alle prossime Politiche. Una possibilità, concessale dalle ultime modifiche alla legge sull'ineleggibilità dei sindaci. «Mi sembra una norma di buon senso - ha spiegato ieri il sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano - Nel senso che riprende una disposizione che già esisteva fino all'ultima riforma elettorale. Vale a dire che, in caso di scioglimento anticipato della Legislatura, il termine per dimettersi, da parte di un sindaco di Comune con più di ventimila abitanti, non è sei mesi prima del voto, ma sette giorni dopo il decreto di scioglimento. Certamente le prossime elezioni saranno anticipate, perché per un fatto tecnico si deve consentire di votare il 9 aprile soltanto così. Altrimenti il termine ordinario sarebbe a giugno e quindi si voterebbe a luglio-agosto.
Quindi non c'è nessuna sorpresa o novità in questa disposizione, che riporta una disposizione precedente». Mantovano ha escluso, almeno per il momento, una lotta tra esponenti salentini del partito (lui, la Poli e Ugo Lisi) per accaparrarsi «posti sicuri» nella lista regionale di An. «In conformità alle indicazioni dell'esecutivo nazionale - ha aggiunto il sottosegretario - sarà comunque una lista che manterrà una proporzione tra tutte le articolazioni territoriali pugliesi. E quindi non ci saranno delle province scoperte e altre sovraffollate. Questo poi dipende anche dalle scelte individuali.
Di questo però discutiamo, presupponendo che tutte le scelte individuali siano già state fatte. E non è così». Più esplicito è stato invece il presidente provinciale di An, Saverio Congedo: «In tante occasioni sia pubbliche che di partito - ha detto Congedo - l'onorevole Adriana Poli Bortone ha confermato di voler onorare fino in fondo il patto assunto con la città e con i leccesi, che l'ha portata ad essere sindaco con il settanta per cento dei consensi. Per cui non ho alcuna ragione di credere che a questo patto voglia venir meno».
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