ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
(Sezione:            Pag.     )
Giovedì 6 aprile 2006

Stefano Lopetrone

Il caso Ieri mattina, in prefettura, sono stati presentati i dati di un'indagine conoscitiva. «Ma adesso non bisogna abbassare la guardia»

  

«Racket, fenomeno in calo nel Salento»

Un questionario a Lecce, Squinzano, Monteroni, Calimera, Campi, Guagnano e Martano


Racket ed usura sono in calo, ma guai ad abbassare la guardia. Sono stati presentati ieri in prefettura i dati ottenuti dall'indagine conoscitiva dell'Associazione antiracket di Lecce. Erano presenti il sottosegretario agli Interni Alfredo Mantovano, il prefetto Gianfranco Casilli, i sindaci di alcuni comuni salentini, i rappresentanti delle forze dell'ordine, il coordinatore regionale delle associazioni antiracket, Valerio Perrone.

La relazione sul progetto è stata affidata a Maria Gualtieri, dell'associazione antiracket di Lecce presieduta da Carlo Miccoli. Sulla scorta delle risposte fornite dagli intervistati, la Gualtieri ha dichiarato che «il fenomeno è in forte calo, grazie all'azione delle forze dell'ordine, alle campagne di informazione e ad una legislazione che non lascia sole le vittime». Il questionario è stato somministrato a varie tipologie di commercianti ed esercizi pubblici, centrali e periferici. Il modulo anonimo è stato diffuso nelle attività commerciali del capoluogo e nei comuni di Squinzano, Monteroni, Calimera, Campi, Guagnano, Martano.

«È stata un'attività lunga 12 mesi, che ha incontrato il favore degli esercenti, che non si sono solo limitati al questionario, ma hanno anche fornito altre utili informazioni per l'attività della nostra associazione», ha detto la relatrice. Qualcuno tra gli intervistati ha anche approfittato dell'anonimato per allegare al questionario biglietti, lettere, denunce anonime, altri ancora sono usciti allo scoperto. Non tutti gli intervistati hanno detto la verità, ma tra le righe hanno fornito utili indicazioni sul racket. Il materiale accumulato ha consentito anche di identificare due malviventi, autori di un'estorsione. Tutte le informazioni raccolte nei dodici mesi di attività sono state consegnate al termine della riunione di ieri mattina alle autorità competenti. «È un primo step di collaborazione operativa con le istituzioni. Per avviare un grande progetto sarebbe utile un'azione comune delle nostre associazioni», ha detto Maria Gualtieri, lanciando l'idea del coordinamento provinciale della associazioni antiracket, sull'esempio di quanto successo nel Brindisino. Idea raccolta da tutte le associazioni presenti.

L'avvocato Gagliardo, dell'associazione di Trepuzzi, prima di accogliere la proposta ha spiegato: «Non siamo convinti della tranquillità del Salento, l'azione malavitose è ancora molto diffusa e sommersa». Vito Pergamo, presidente dell'associazione Acea di Calimera, da 20 anni lotta contro il racket: «Nel 2006 andremo nelle scuole della Grecìa per incontri sulla legalità. Serve un coordinamento, altrimenti rischiamo di sovrapporci». Maria Filograna è presidente dell'associazione «Vivere Insieme» di Casarano, da 23 anni impegnata nella lotta contro usura e racket: «Nel mio territorio noto poche estorsioni e molta usura, bancaria e privata. Dobbiamo coordinarci ed istituire un fondo per aiutare le famiglie vittime del racket».

Valerio Perrone, coordinatore regionale: «Oggi ci sono vantaggi rispetto all'antiracket di 20 anni fa, ci sono leggi che permettono di assicurarsi un futuro. Le associazioni non hanno fine di lucro, i loro componenti sono vittime del passato che cercano di aiutare le vittime di oggi. La costituzione di un coordinamento provinciale trova il favore dell'associazione regionale».



 

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