ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
Interventi sulla stampa |
Articolo pubblicato su GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (Sezione: PUGLIA & BASILICATA   Pag. 5 ) |
Domenica 23 Ottobre 2005 |
Gaetano Campione DOSSIER SICUREZZA / Catturati 36 pericolosi latitanti, individuati 100 «clan
Una Puglia «felice»
BARI Torna l'Apulia felix? Analizzando i dati del Dipartimento della Pubblica sicurezza, siamo sulla buona strada. Infatti, negli ultimi 12 anni in Puglia sono «significativamente diminuiti tutti i reati esaminati (omicidi, furti, rapine), salvo che le truffe e le frodi informatiche, in crescita anche a livello nazionale». Lo ha ricordato Alfredo Mantovano, sottosegretario all'Interno, in un incontro organizzato nella prefettura del capoluogo, per illustrare lo stato di salute del malato eccellente. Ma l'esponente di An, spiega anche la chiave di lettura di numeri e grafici: «Questo trend positivo non significa che tutto va bene. Perché ogni singolo reato rappresenta una sconfitta e un danno per chiunque lo subisce: i decrementi statistici non consolano. I numeri, però, sono necessari per comprendere se gli sforzi effettuati contro la criminalità, vanno nella direzione giusta». Eccoli, allora, i dati, riferiti agli ultimi quattro anni e comparati con quelli degli ultimi due quadrienni: 176 le associazioni di tipo mafioso disarticolate, 36 i latitanti eccellenti catturati, 962 i bene sequestrati, 1.047 quelli confiscati ai sensi della normativa antimafia. All'incontro hanno partecipato il vice capo della polizia e direttore della Criminapol, prefetto Luigi De Sena, il direttore interregionale della Polizia, Franco Malvano, il prefetto di Bari, Tommaso Blonda e i rappresentanti delle istituzioni che si occupano di sicurezza. Mantovano ha tra l'altro evidenziato come i risultati ottenuti nella lotta alla Piovra spa siano arrivati nonostante i molteplici impegni delle forze dell'ordine su tutto il territorio nazionale. Ad esempio, nel settore dell'ordine pubblico, è stato garantito lo svolgimento di 7.000 manifestazioni nel solo 2004 (contro alcune centinaia che ogni anno si tenevano in passato) ed è stata assicurata la vigilanza di 13.600 obiettivi a rischio terrorismo contro i 1.800 del 2001. Secondo Mantovano «l'immigrazione clandestina da circa tre anni non è un problema che interessa la nostra regione perchè insieme a controlli più serrati funzionano, e questo è il dato vincente, gli accordi di cooperazione stabiliti con i Paesi di provenienza e di transito della clandestinità: Albania, Turchia ed Egitto». Dai clandestini agli omicidi. Nel luglio 2001-giugno 2005 il numero degli omicidi volontari (220) è risultato il più basso in termini di valore assoluto rispetto ai due quadrienni precedenti. Infatti, rispetto al periodo luglio 1997-giugno 2001 la flessione complessiva dei delitti, in termini percentuali, si è attestata al 33,9% (220 contro 333), mentre rispetto al quadriennio luglio 1993-giugno 1997 il valore della diminuzione percentuale degli omicidi è risultata del 29% (220 contro 310). Rispetto al periodo precedente, nell'ultimo quadriennio risultano in flessione sia gli omicidi non riconducibili alla criminalità organizzata (116 contro 217, con un -41,9%) sia quelli riconducibili alla criminalità organizzata. Questi ultimi nell'ultimo quadriennio sono diminuiti del 19% rispetto al periodo luglio 1997-giugno 2001 (94 contro 116) che era stato caratterizzato, invece, da un notevole incremento di tali delitti rispetto al luglio 1993-giugno 1997 (da 42 a 116). Tuttavia, negli ultimi 48 mesi i delitti di stampo mafioso hanno avuto un'incidenza sul totale degli omicidi che si attesta al 42,7% (94 su 220), oltre l'8% in più rispetto al 34,8% registrato nel periodo luglio 1997-giugno 2001 (116 su 333). In calo sono anche i furti che registrano un -2,5% negli ultimi quattro anni (305.644 contro 313.592) e del 15,9% rispetto al quadriennio luglio 1993-giugno 1997 (363.240). In calo anche le rapine (in banca -26.7%), negli uffici postali (-16,8), ai trasportatori di valori bancari (-15,8). Da capogiro, invece, l'aumento delle truffe e delle frodi informatiche: sono state 26.655 nell'ultimo quadriennio contro le 7.851 del periodo precedente. Gaetano Campione
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