ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
(Sezione: BARI CITTÀ        Pag.     BARI 5 )
Sabato 2 aprile 2005

 

 

 

Elezioni, tacciono tutti i megafoni

Annullati comizi e concerti


 

Si sono spente all'improvviso le trombe della propaganda. Gli sfidanti hanno deposto l'ascia di guerra e, idealmente, si sono stretti in preghiera. Tutto annullato: i comizi, i concerti, gli incontri, tutte le manifestazioni elettorali programmate nella giornata di ieri sono state cancellate d'un sol colpo. «L'aggravamento delle condizioni del Santo Padre sollecita la preghiera dei credenti e il silenzio di tutti, anche della propaganda politica», ha commentato a Bari il sottosegretario all'Interno e coordinatore regionale di An Alfredo Mantovano. Anche il leader dei Ds Massimo D'Alema, da Lecce, ha spiegato: «Mi sembra che in questo momento non sia giusto fare comizi elettorali». Così si è consumata la mattina, le voci dei candidati si sono spente ad una ad una, come stelle in un cielo di alba.

I due candidati alla presidenza della Regione Raffaele Fitto (centrodestra) e Nichi Vendola (centrosinistra) hanno tenuto due distinte conferenze stampa azzerando tutti gli altri appuntamenti. I partiti del centrosinistra, com'è noto, avevano organizzato una lunga kermesse di musica e spettacolo in piazza del Ferrarese: tutto annullato. Nichi Vendola, nel comitato di via Re David, ai giornalisti ha spiegato: «La campagna elettorale è finita nel momento in cui è stata data al mondo la notizia dell'inizio della fine del Pontefice. Viviamo in queste ore un dolore che parla una lingua universale. Credo che in questo momento la cosa più eloquente sia il silenzio». Fitto, nella sede del proprio comitato elettorale, all'hotel Oriente, ha annunciato la sospensione della campagna elettorale, mentre il suo incontro con i giovani, organizzato dalla Compagnia delle Opere, è stato trasformato in una veglia di preghiera. Alcuni lettori, tuttavia, segnalano che nonostante i proclami, hanno continuato a ricevere sui telefoni cellulari sms di propaganda.


    

 

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