Il generale di corpo d'armata Gaetano Nanula, già comandante in seconda della Guardia di Finanza, sarà uno dei candidati di punta di Alleanza nazionale nella sesta circoscrizione elettorale alle consultazioni regionali. Nanula ha accettato la candidatura alla fine di una "marcatura stretta" operata dal senatore di An Biagio Tatò e dal coordinatore regionale di An Alfredo Mantovano. Sessantanove anni, nato e residente a Barletta, laureato in Giurisprudenza ed in Economia, è attualmente titolare della cattedra di Problemi generali ed applicativi della normativa antimafia al corso di Alta formazione della scuola di perfezionamento per le forze di polizie di Roma, è professore a contratto di diritto tributario alla facoltà di economia dell'università di Bari, è docente alla scuola di diritto ed economia delle comunità europee dell'Università di Bari.

Nanula è autore di una cinquantina di studi apparsi sulle più prestigiose riviste di diritto tributario e ha scritto numerosi libri, tra cui, ultimo in ordine cronologico, «La lotta alla mafia». Ha vinto due volte il premio della cultura della Presidenza del consiglio dei ministri ed è stato insignito dell'onorificenza di cavaliere di gran croce al merito della Repubblica. Nella sua carriera, culminata con il prestigioso incarico di vicecomandante nazionale, ha ricevuto numerosi encomi solenni in occasione di operazioni di eccezionale importanza relative alla scoperta di frodi fiscali commesse da grandi complessi industriali e commerciali, nonché di gravi reati consumati dalla criminalità organizzata anche internazionale. «E' una candidatura di altissimo livello - rileva il senatore Biagio Tatò - ed è un onore per An avere tra i suoi candidati un uomo di così alto spessore morale e culturale.

Ho insistito parecchio per ottenere l'assenso del generale e sono contento di esservi riuscito, perché non v'è dubbio che, qualora eletto, il generale Nanula potrà dare un prezioso contributo alla crescita della comunità pugliese. Mi auguro che i barlettani vogliano premiare lo sforzo di An nel proporre un candidato che ha poco bisogno di presentazioni e che, nonostante la luminosa carriera, non ha mai abbandonato la sua città natale, dove peraltro tuttora risiede».