ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
Interventi sulla stampa |
Articolo pubblicato su GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (Sezione: PUGLIA E BASILICATA Pag. 6 ) |
Venerdì 29 Aprile 2005 |
Il piano di rilancio di Mantovano
An, 21 assemblee in Puglia con gli iscritti
ROMA Dal 30 aprile al 17 giugno, Alfredo Mantovano, sottosegretario all' Interno e coordinatore di An in Puglia ha convocato 21 assemblee in tutta la regione per «rendere concretamente possibile che ogni iscritto di Alleanza Nazionale si esprima sulle principali questioni al centro del dibattito politico nazionale e regionale, e formuli, se lo ritiene, proposte su ciò che va fatto». Quindici delle assemblee avranno come ambito il territorio di ciascun collegio senatoriale e sei riguarderanno specificamente Azione Giovani, cioè l' organizzazione giovanile di An. Fra le questioni oggetto di discussione e di confronto, vi sarà pure l' ipotesi di costruire una «casa comune» del centrodestra: un tema, sottolinea Mantovano, «che non coglie impreparata Alleanza Nazionale, forza politica che si è distinta negli ultimi anni per il consolidamento di un sistema autenticamente bipolare. Ovviamente - aggiunge - è necessario che questa ipotesi non suoni "calata dall'alto", ma sia confrontata con la base e con i quadri del partito». I contenuti sui quali costruire questo percorso sono «diritto alla vita, rilancio della famiglia, libertà di educazione, libertà di iniziativa economica, tutela della proprietà privata e del risparmio». Perchè «più che prospettare l'entrata di questo e quel partito per poi forzare i contenuti di un ipotetico programma di una federazione del centrodestra, è meglio individuare dei contenuti» condivisi. La permanenza del bipolarismo «del quale la destra italiana è convinta sostenitrice -spiega Mantovano- impone di strutturare le coalizioni in modo tale che la frammentazione fra i partiti e nei partiti venga controbilanciata e assorbita da un ampio contenitore politico». «Poter contare su un'area più ampi di agibilità politica -assicura Mantovano- non cancella, se mai sottolinea, le identità e contribuisce a smussare le polemiche che spazi partitici più limitati favoriscono strutturalmente, al di là delle intenzioni dei singoli».
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