Alfredo Mantovano mette i paletti: la riconferma di Rossana Di Bello per un secondo mandato a Palazzo di città non si discute: «Sarebbe uno sforzo inutile e dannoso per il centrodestra - ha spiegato ieri il coordinatore regionale di An - cercare un altro candidato sindaco quando c’è già chi ha fatto bene e deve proseguire e perfezionare il lavoro di questi quattro anni». Per Alleanza nazionale, quindi, il caso Di Bello resta circoscritto ad una sorta di diatriba interna a Forza Italia «nella quale - ha spiegato Mantovano - non entro per delicatezza ». Di Bello candidata, quindi, e l’appoggio resta «nell’ambito della coalizione di centrodestra».

Una precisazione, quest’ultima, che Mantovano ha voluto evidenziare, dando una sponda allo stesso primo cittadino. Di Bello, infatti, nell’accogliere il sottosegretario all’Interno nel suo ufficio, a Palazzo di città, ha rimarcato ieri la propria fedeltà alla coalizione proprio lodando An: «Partner straordinario - ha spiegato il sindaco - nello schieramento di centrodestra ». Mantovano e Di Bello hanno avuto anche un colloquio a quattr’occhi dopo aver incontrato i giornalisti.

Se Mantovano «vota» Di Bello, malgrado lo «strappo» tra il sindaco e Forza Italia una ragione c’è e non appartiene solo al colore politico. Il sottosegretario, ieri, era in visita istituzionale anche a Palazzo di città ed ha evidenziato come a Taranto vi siano «condizioni accettabili di sicurezza» grazie anche «all’attività posta in essere dall’amministrazione comunale, anche se - ha messo in guardia Mantovano - queste condizioni di sicurezza bisogna difenderle giorno per giorno». Ad accogliere Mantovano, ieri al Comune, la giunta municipale e i vertici comunali di An.