ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
Interventi sulla stampa |
Articolo pubblicato su LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (Sezione: CRONACHE DI LECCE Pag. Page 92 ) |
Giovedì 10 giugno 2004 |
Su Della Valle è ancora polemica aperta
«Alfredo Mantovano: ovvero la sindrome di Gallipoli e l'incubo di D'Alema». Ricorre all'ironia il capogruppo Ds alla Regione, Sandro Frisullo per replicare alla lettera aperta che il sottosegretario all'Interno, l'altro ieri, ha inviato a Giovanni Pellegrino. Mantovano ha innanzitutto invitato il candidato del centrosinistra alla presidenza di palazzo dei Celestini a non effettuare una campagna elettorale come quella di D'Alema alle Politiche del 2001, quando l'imprenditore Diego Della Valle promise investimenti nella zona di Casarano, poi mai realizzati. «Sull'impegno dell'industriale Della Valle - risponde Frisullo - solo un'idea distorta della politica pensa che gli imprenditori si muovano in base a direttive o input politici. Della Valle aveva valutato conveniente investire nel Salento. La successiva congiuntura internazionale e i problemi posti dalla globalizzazione - così come ha efficacemente sostenuto il senatore Pellegrino - hanno evidentemente consigliato l'imprenditore a riconsiderare i suoi progetti (e non solo nel Salento)». Ma sulla questione intervengono pure il segretario provinciale della Uil, Salvatore Giannetto e il presidente di Assindustria Lecce, Salvatore De Riccardis. «E' auspicabile che gli investimenti produttivi nella nostra terra sfruttino al meglio le opportunità presenti - spiega Giannetto - ma abbiano le caratteristiche della durevolezza e dell'innovazione: due anni di promesse, da parte di Della Valle, sono veramente tanti se poi non se ne deve far nulla». Il presidente degli industriali salentini invece, pur condividendo il disappunto espresso da Mantovano per "l'inaspettata retromarcia" di Della Valle, replica all'appello lanciato dal segretario provinciale della Cgil Biagio Malorgio. «Nel momento in cui chiede all'Assindustria di "intervenire su mister Tod's" perché mantenga la promessa di investire nel comparto di Casarano - dice De Riccardis - senz'altro ignora che l'associazione non è mai stata coinvolta in questo progetto. Quando nel 2001 l'imprenditore marchigiano manifestò l'intenzione di voler costruire un insediamento industriale nel Salento, non si è mai rivolto, come forse avrebbe potuto o come è d'uopo per chi come lui fa parte di Confindustria, alla nostra associazione». Ma tornando a Frisullo, il suo affondo nei confronti di Mantovano va anche oltre. Il sottosegretario nella lettera aveva infatti parlato anche di «marchette elettorali» fatte dai vertici del Monte dei Paschi di Siena a vantaggio di D'Alema. «Per quanto riguarda la Banca 121-Mps - aggiunge il consigliere regionale della Quercia - le posizioni Ds sono state sempre limpide e inequivocabili: tutela assoluta dei risparmiatori attraverso azioni di risarcimento; salvaguardia dei livelli occupazionali e del ruolo di Monte dei Paschi in Puglia e nel Salento. Mi pare che la nostra azione responsabile abbia concorso ad avviare a soluzione entrambi i problemi. Il resto è demagogia, propaganda elettorale che lasciamo allo stile di Mantovano». Frisullo infine pone tutta una serie di quesiti al sottosegretario all'Interno, definito "indomito alfiere della moralità pubblica". «Perché - chiede infatti l'esponente Ds - non dice nulla sulle promozioni di parte del personale delle Asl negli ultimi mesi? E sui bandi di assunzione di invalidi civili nelle Asl, pubblicati in questi giorni? E cosa dice della frenetica attività di assessori-candidati, accompagnati da dirigenti dei servizi, che zelantemente assicurano agli elettori a lungo trascurati la sistemazione di strade, marciapiedi, illuminazione e perfino contributi?».
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