ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
Interventi sulla stampa |
Articolo pubblicato su GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (Sezione:   Pag. ) |
Sabato 12 novembre 2005 |
Il presidente della Camera di commercio ha fatto il bilancio di un anno di attività
«Gli enti devono fare sistema»
«Da soli non si va da nessuna parte». Ad un anno dalla nomina alla presidenza della Camera di commercio, Alfredo Prete coglie l'occasione per compiere una riflessione sulle attività svolte e lanciare alcuni segnali, con il chiaro intento di comprendere cosa è stato fatto e cosa resta da fare. Una maniera per fare il punto della situazione, verificando se convenga proseguire sulla stessa strada o sia bene apportare qualche cambiamento. Ieri mattina, nella sala consiliare, il presidente Prete ha ribadito la missione dell'ente camerale al fianco delle imprese, contribuendo alla modernizzazione del sistema istituzionale ed alla competitività delle aziende sul mercato locale ed estero, operando a diversi livelli. In tal senso, ha sottolineato il ruolo di impulso e di costante collaborazione con la Regione, la Provincia, i Comuni e l'Università. Tutto questo, di concerto con le associazioni e le forze sociali. La frase chiave, per Prete, è «fare sistema». Un termine, forse, abusato, ma sul quale profonde tutte le sue migliori energie per la crescita e lo sviluppo del territorio. «Questo aspetto - ha fatto notare - lo devono comprendere le nostre aziende, se intendono veramente vincere la sfida sui mercati, ma lo devono comprendere anche le istituzioni e le associazioni di categoria. Non voglio dare i voti a ciò che è stato fatto in questi dodici mesi, ma posso affermare con assoluta tranquillità che la Camera, pur tra mille difficoltà e nonostante qualche voce fuori dal coro, non ha mai perso di vista la necessità di fare sistema, mettendosi accanto alle imprese ed offrendo la propria assoluta collaborazione alle altre istituzioni». Per il presidente, «l'ente ha rivendicato, da subito, il ruolo di cabina di regia per affrontare alcune tematiche importanti per l'economia locale, non soffermandosi alle pure e semplici dichiarazioni-manifesto, agli slogan di merito, ma cercando di dare delle risposte concrete ad istanze urgenti, che non ammettevano altri tempi d'attesa». Il riferimento è stato «ai vari incontri che si sono svolti in questa sala (consiliare, ndr). La Camera è riuscita a riunire, attorno a questo tavolo, le associazioni di categoria, gli operatori del settore, il Governo, con i sottosegretari Rosario Giorgio Costa ed Alfredo Mantovano, i parlamentari salentini, i rappresentanti della Regione, della Provincia ed i sindacati. Si è discusso, anche animatamente, ma questo tavolo è servito a portare la discussione all'attenzione dei piani alti, trasferendo il problema del Tac a Roma, al ministro dell'Economia, sul tavolo del viceministro Mario Baldassarri. Un lavoro, che al di là delle critiche e degli scetticismi, è riuscito a fare breccia nel Governo per sbloccare una situazione». E non solo. La Camera di commercio ha anche accolto lo sfogo dei maestri cartapestai e si sta prodigando per stilare un «disciplinare» per istituire un marchio di qualità per la cartapesta. Con l'Azienda speciale ha inoltre inaugurato un portale elettronico per la difesa dei consumatori (www.le.spazioconsumatore.it). Sono stati ricordati, inoltre, i protocolli d'intesa con la Regione, la Provincia e la Federdistribuzione. «Ma resta ancora molto da fare - ha concluso Prete - Bisogna proseguire sulla strada intrapresa, nonostante qualche critica o perplessità, senza subire pressione alcuna, e non demordere».
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