ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
(Sezione:           Pag.     )
Giovedì 15 Dicembre 2005

 

Sconfitta in aula sul maxiemendamento. Rotundo e Ria all'attacco: «Maggioranza sbugiardata» 

 

La Camera boccia il Tac

Mantovano assicura: «Un vizio di forma non ci fermerà»


 

Il presidente della Camera boccia l'emendamento sul Tessile-abbigliamento-calzaturiero della Puglia, il centrosinistra parla di «maggioranza e governo sbugiardati» ma il centrodestra rilancia sostenendo che si tratta di «un vizio di forma» che «non fermerà l'impegno del Governo». Cade così, almeno per il momento, la speranza dei distretti pugliesi del Tac. Il «no» del presidente Casini è arrivato nel pomeriggio, durante la discussione alla Camera del maxiemendamento alla Finanziaria 2006. «Come temevamo - dichiarano subito dopo gli onorevoli Lorenzo Ria (Margherita) e Antonio Rotundo (Ds) - il Tac pugliese è rimasto al palo. L'emendamento furbesco e propagandistico del governo ha dovuto subire la stessa sorte del nostro». In passato, infatti, il presidente leghista della Commissione Bilancio, aveva ritenuto inammissibile, per estraneità alla Finanziaria, l'emendamento unitario dei deputati salentini finalizzato a prevedere 120 milioni di euro nel triennio 2006-2008 a sostegno dell'innovazione ed internazionalizzazione del Tac pugliese. Un provvedimento da loro definito iniquo e contraddittorio perchè, bocciando quello del centrosinistra, riconosceva al contrario quello «di un deputato di An uguale al nostro, ma riservato ai distretti del mobile del Veneto». «Dopo tutto ciò - continuano - il presidente Casini non aveva altra via: o coprire di ridicolo la Camera dei deputati, o bocciare il Governo. Ha preferito la seconda scelta».

Ma Ria e Rotundo vanno oltre, sostenendo come, se pure quella parte di emendamento fosse stata approvata, «non avrebbe avuto alcun effetto concreto». Le risorse disponibili - dicono infatti - sono già oggi largamente insufficienti a coprire le esigenze primarie cui sono destinate, cioè i provvedimenti di sostegno ai lavoratori espulsi dalle fabbriche. Il rammarico più grande - concludono - è che a pagare siano solo la Puglia, le aziende e i lavoratori del Tac pugliese».

Risponde loro l'onorevole Alfredo Mantovano, che ribadisce come «il governo ha adottato le misure necessarie per il rilancio settore e provveduto alla copertura, individuando insieme con le risorse, un aggancio tecnico, che permette l'immediato impiego delle somme». Quanto alla inammissibilità, sarebbe stata valutata tale «per estraneità della materia rispetto alla stessa legge finanziaria, e non per assenza di coperture. L'impegno assunto dal Governo, che quest'ultimo ha mostrato di mantenere, sarà tradotto - assicura - in un altro provvedimento, che nell'immediato futuro recepirà la sostanza dell'emendamento dichiarato inammissibile». E anche l'onorevole Gregorio Dell'Anna conferma che «l'impegno della deputazione parlamentare salentina della CdL continuerà ad esserci per far sì che entro il 2005 l'articolato dichiarato inammissibile possa rientrare in un altro provvedimento legislativo che il Consiglio dei ministri andrà ad assumere nei prossimi giorni».



 

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