ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
(Sezione: CRONACA  di  TARANTO   Pag.     TARANTO 2)
Domenica 15 maggio 2005

f.ven.

IL CENTRODESTRA Il coordinatore regionale del partito di Fini spiana la strada verso un movimento unico della Cdl

 

«An ha indicato assessori di qualità»

Mantovano: con la giunta Di Bello il nostro partito si è aperto ai contributi esterni


 

«Le scelte fatte da Alleanza nazionale per la giunta Di Bello dimostrano come il nostro sia un partito che non si chiude a riccio al suo interno ma si apre ai contributi esterni». Firmato Alfredo Mantovano, coordinatore regionale di Alleanza nazionale e sottosegretario all'Interno. Mantovano era ieri pomeriggio a Taranto per partecipare ad un dibattito (organizzato da Azione giovani) sul partito unico del centrodestra.

An è stato l'ultimo partito ad entrare a far parte della giunta Di Bello. Lei stesso è dovuto intervenire per trovare la quadratura del cerchio.
«Veda, in realtà, ho solamente recepito una decisione che era stata già assunta dal partito. Certo, si è discusso a lungo tra il gruppo consiliare e la federazione provinciale ma non mi sembra che ci sia stata particolare tensione. Alla fine, è stato indicato in giunta uno tra i consiglieri comunali eletti (Arturo Rossano) che, peraltro, vanta un profilo professionale di indiscutibile valore ed uno che non si è candidato alle scorse comunali ma, analogamente, ha un profilo professionale elevato (Alessandro Forleo). Questo dimostra come il nostro partito accetti i contributi che provengono dall'esterno e non si chiuda a riccio al suo interno».

Lei ha avviato in Puglia una serie di assemblee sulla costituzione del partito unico del centrodestra. Come sta reagendo la base di An?
«In Alleanza nazionale, e più in generale nel nostro elettorato, avverto sempre di più la necessità di consolidare uno stretto raccordo proprio all'interno della Cdl. Nella nostra area politico-sociale-culturale è prevalente un orientamento più di schieramento che di appartenenza alla singola forza politica. In questo senso, il bipolarismo è ormai un elemento forte della cultura della Cdl tant'è che un numero non irrilevante di nostri simpatizzanti decide per chi votare solo pochi giorni prima delle elezioni».

Sottosegretario, un partito unico del centrodestra non farebbe venir meno le identità dei vari partiti?
«La caduta delle barriere, per dir così, tra i partiti non provocherebbe un affievolimento delle identità. Negli Stati Uniti, infatti, il Partito repubblicano è un grande contenitore che ha al suo interno idee non antitetiche tra loro ma non sempre sovrapponibili. Eppure, grazie a valori culturali e principi morali comuni, si riesce a trovare sempre la giusta sintesi. An, in questo partito unico, può svolgere un ruolo importante. Di traino».


    

 

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