«Buon lavoro». Firmato, Alfredo Mantovano. L'ex sottosegretario agli Interni, ieri mattina, ha inviato al senatore Alberto Maritati, neo sottosegretario al Ministero di Grazia e Giustizia, i «più sinceri auguri di buon lavoro per l'incarico che gli è stato conferito». «Dopo essere stato parte del Governo nazionale per 5 anni - aggiunge il rappresentante di An - sono lieto che il Salento continui ad essere rappresentato nell'esecutivo, in un settore che richiede attenzione e interventi mirati. Nel rispetto dei ruoli di maggioranza e di opposizione, non mancherà la collaborazione su temi che incidono nella vita quotidiana dei cittadini».

Non si fa attendere la risposta di Alberto Maritati. «La ringrazio per i suoi auguri, che ho apprezzato - dice - e prendo atto con soddisfazione che i suoi pensieri coincidono con le mie prime dichiarazioni. Ciò mi fa ben sperare, perchè in democrazia sia le maggioranze che le opposizioni hanno responsabilità comuni nei confronti dei cittadini, e pur nella distinzione dei ruoli e nella dialettica che può anche essere vivace, non dobbiamo mai dimenticare che il nostro dovere consiste appunto nel risolvere i problemi dei cittadini». «A maggior ragione - conclude - questo vale per il settore della giustizia, che ben conosciamo, e per il quale occorre un forte impegno, soprattutto per offrire ai cittadini un servizio rapido ed efficiente, nel rispetto delle garanzie previste dalla legge».

Anche il presidente della Provincia, Giovanni Pellegrino, esprime soddisfazione per la nomina di Maritati. «Rilevo con soddisfazione - sottolinea - che in questo governo, tra ministri e sottosegretari, la nostra regione è significativamente rappresentata, tanto come numero quanto come importanza dei ruoli. In questo quadro, rilevo il grande valore per il Salento della nomina del senatore Maritati a sottosegretario alla Giustizia. Mi sembra, questo, il meritato riconoscimento di una personalità di grande spessore intellettuale e morale, che potrà portare in questo delicato settore il contributo del suo percorso umano e della sua esperienza professionale». «Restano fermi - conclude - il mio rammarico e la mia preoccupazione per la esiguità della rappresentanza parlamentare del centrosinistra salentino, che pure ha espresso circa il 48 per cento di consensi al governo Prodi, ma non è proporzionalmente presente nè alla Camera nè al Senato».