ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
(Sezione: CRONACA di LECCE     Pag.     )
Lunedì 1 novembre 2004

Marco Seclì

Alleanza nazionale, in vista delle Regionali di primavera, chiede ancora una volta un immediato confronto con gli altri partner della coalizione

 

 

 «Centrodestra, subito gli stati generali»

Pieno sostegno a Fitto. Tundo: «L’appoggio al governatore non è in discussione»


 

discute. Pieno appoggio a Fitto. Questo non si discute. Ma per scacciare qualche ombra che sembra aleggiare sul centrodestra, all’indomani della sconfitta nelle suppletive di Gallipoli ed in vista delle prossime Regionali, occorre subito un «faccia a faccia» all’interno della Casa delle libertà. In pratica, gli «stati generali».

Lo aveva già chiesto, nei giorni scorsi, il coordinatore regionale di Alleanza nazionale, Alfredo Mantovano; lo hanno ribadito, l’altra sera, i big del partito nel corso della convention all’hotel Tiziano. Erano presenti tutti: quasi quattrocento tra dirigenti ed amministratori.

Un confronto sereno: le polemiche - se mai ce ne fossero - sono rimaste fuori dalla sala. «Sì, è stato un incontro molto sereno e costruttivo - conferma il consigliere regionale Roberto Tundo - Abbiamo parlato un po’ di tutto, anche delle prossime elezioni regionali. Ovviamente è stato ribadito il pieno appoggio a Fitto. An ha i suoi valori ed i suoi principi, ma il sostegno al governatore non è in alcun modo in discussione. Del resto, lo ha ribadito lo stesso Mantovano nella sua relazione ».

Il partito, dunque, si è ritrovato sulla stessa lunghezza d’onda: ossia un forte impegno in vista della sfida di primavera per viale Capruzzi. «Si tratta di un momento molto importante - aggiunge Tundo - E proprio per evitare che possano permanere ombre all’interno della Casa delle libertà, è necessario un immediato confronto.Abbiamo perduto le Provinciali, le polemiche e le accuse si sono susseguite sui mass media, ma non abbiamo mai avuto la possibilità di parlarci, di guardarci in faccia. Da qui, dunque, la necessità di un incontro immediato con gli altri partner della coalizione, prima dell’inizio della campagna elettorale ».

Nel corso del vertice al «Tiziano», si è anche discusso se fosse il caso o meno di eliminare le cosiddette correnti, le diverse «anime» del partito. E questo proprio per evitare eventuali polemiche e frizioni. Ma da più parti si è fatto presente come il dibattito, all’interno del partito, venga proprio da quelle componenti. «I problemi - ha detto De Cristofaro - non arrivano se qualcuno afferma con forza le proprie idee. Guai se la Destra non le avesse ». «Le correnti - ha poi aggiunto Tundo - non si sono mai tramutate in centri di potere, ma solo in luoghi di iniziative, proposte e dibattiti. Non ci sono clan che celebrano se stessi ».

An, dunque, serra le fila. E lo fa lasciando le polemiche fuori dalla porta. Un partito unito, nonostante le tante «anime»


    

 

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