ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
Interventi sulla stampa |
Articolo pubblicato su GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (Sezione: PUGLIA e BASILICATA Pag. 5 ) |
Venerdì 1° aprile 2005 |
Il sottosegretario ricorda alcune proposte del candidato di Rifondazione
«Per Vendola sono stessa cosa
famiglia normale e unione gay»
BARI - Nei cinque anni di governo regionale del centro-destra «abbiamo lavorato in favore della famiglia individuando dei punti di riferimento inseriti anche nel nuovo statuto regionale e varato una serie di interventi legislativi». Lo rileva il presidente della Regione Puglia, Raffaele Fitto, nel corso di un'iniziativa elettorale (presenti Ugo Lisi e Salvatore Mazzaracchio) con il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano. «Noi immaginiamo - ha detto - una regione che fondi la sua organizzazione del modello sociale sulla famiglia come riferimento essenziale per la funzione che può e deve svolgere» Per questo - ha aggiunto - «rivendichiamo con forza la normalità, che non significa non rispettare gli altri ma vuol dire rivendicare con forza i valori che noi indichiamo come punti di riferimento essenziali della storia, delle radici, delle tradizioni di questa regione e che vogliamo continuare a portare avanti come impegno politico con le proposte concrete». Il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano, coordinatore regionale di An, ha affermato che «la famiglia normale del centro-destra è quella scritta nella natura, nella Costituzione della Repubblica Italiana, quella composta da papà uomo, mamma donna e figli come son venuti; rispetto a questa dall'altra parte si propongono bizzarrie. Nessuno ha fobie nei confronti delle coppie gay però lavoriamo concretamente perché non ci siano fobie nei confronti delle coppie normali, le cui esigenze trovano in Puglia una rete di servizi di ogni tipo». Per il sottosegretario, è necessario «migliorare le politiche in favore delle coppie che hanno nuovi figli e verso gli anziani che hanno esigenze sempre più serie dal momento che cresce la fascia della terza e della quarta età». Per quanto riguarda le proposte di politica sociale, Mantovano ha rilevato che «il centro-destra ha da tempo avviato ipotesi concrete, mentre dall'altra parte esistono delle proposte presentate da Vendola in Parlamento e che sarebbe un peccato se oggi venissero oscurate perché creano imbarazzo». Tali proposte - ha proseguito - parlano di «assoluta equiparazione fra la famiglia normale e le convivenze gay; che cosa succede per l'assegnazione di un alloggio popolare? Anche in questo caso assoluta parificazione?». L'esponente di An parla poi della proposta di Vendola di «distribuzione controllata dell'eroina come modo per combattere la diffusione della droga». «Da questo punto di vista - rileva - credo sia inesatto parlare a proposito dell'on.Vendola di vetero-marxismo; non è "falce e martello" soltanto, forse è più opportuno parlare di "falce e spinello"». Poi, ha commentato le affermazioni del diessino Franco Grillini sulla «candidatura gay di Vendola in Puglia». «Se l'on. Grillini avesse voglia di dire cose sensate e di non spararle le più grosse possibili a poche ore dal voto - dice Mantovano - potrebbe affacciarsi a qualcuna delle affollate manifestazioni del centrodestra: non solo per constatare il gran numero di persone che ascolta programmi e proposte concrete al posto di urla isteriche, ma anche per cogliere il significato di alcune precisazioni. Quando in altra circostanza il 23 marzo scorso l'on. Grillini ha individuato nella candidatura gay di Nichi Vendola «un'importanza e un significato particolari per quel rapporto nuovo tra politica e omosessualità che si è creato», evidentemente non parlava di gusti personali, che nessuno ha mai discusso, ma qualifica l'omosessualità come un chiaro disegno politico, e fa intravedere la prospettiva inquietante che attende le famiglie pugliesi a seguito di una eventuale vittoria di Vendola.
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