ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
Interventi sulla stampa |
Articolo pubblicato su GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (Sezione: CRONACA di LECCE   Pag. 3 ) |
Sabato 24 Dicembre 2005 |
g.lat.
Il Sottosegretario Mantovano illustra i risultati conseguiti nell'ultimo quadrienno. In calo omicidi, rapine furti. Ma nella gente non c'è percezione della sicurezza
Sorpresa: la criminalità in ritirata
C'è più sicurezza nella provincia di Lecce. Calano gli omicidi, diminuiscono i furti, scende il numero delle rapine; sbarchi di clandestini non ce ne sono più. I dati che fotografano la situazione della sicurezza pubblica sono stati illustrati ieri mattina dal sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano. Sono stati messi a confronto i dati degli ultimi dodici anni divisi per quadriennio. L'ultimo, dal luglio del 2001 al giugno del 2005, coincide, grosso modo, con la Legislatura che sta per concludersi. «L'insediamento del nuovo Governo ha coinciso con alcuni dei momenti più critici dell'aggressione criminale degli ultimi anni: l'agguato di Frigole in cui rimase ferita anche una bambina e l'omicidio Fiorentino nel centro della città. Successivamente - spiega il Sottosegretario - è cambiato qualcosa. E i dati danno conto dei mutamenti avvenuti». Meno omicidi, dunque. Nel quadriennio preso in esame ce ne sono stati 29. E' il dato più basso negli ultimi dodici anni. Sono diminuiti sia gli omicidi riconducibili alla criminalità organizzata (il calo è del 35,3 per cento rispetto ai quattro anni precedenti) sia i fatti di sangue estranei alle lotte fra i clan (la flessione è del 33 per cento rispetto al quadriennio precedente che, addirittura, diventa del 51 per cento se si considera il dato del 93-97). Sono in calo anche tutti i reati contro il patrimonio (furti, rapine, borseggi e scippi) ad eccezione delle truffe e delle frodi informatiche. Cominciamo dai furti. Ne è stato compiuto il dieci per cento in meno: 50.133 contro 55.967 compiuti nei quattro anni precedenti. Sono calati i furti di auto (la flessione è del 42 per cento) e i furti su auto in sosta (meno 27.2 per cento). E quelli in abitazione? Le cronache degli ultimi mesi hanno riproposto il fenomeno. Ma a scorrere le cifre, i ladri colpiscono con meno frequenza rispetto a 48 mesi fa. I dati in possesso del Ministero parlano di una sensibile diminuzione di furti in abitazione: il calo, per la precisione, è del 27 per cento. L'andamento del quadriennio trova conferma anche nel dato analitico dell'ultimo biennio. Sono in calo anche i borseggi (meno 4,4 per cento) e gli scippi (meno 23 per cento). E' stabile, invece, il dato dei furti negli esercizi commerciali. Le intese raggiunte con gli istituti di credito hanno reso più difficile la vita dei rapinatori. I colpi in banca, infatti, sono scesi del 34 per cento; quelli nelle Poste del 27,8 per cento. Aumentano, invece, le truffe e le frodi informatiche, legate alla maggiore diffusione dell'uso del computer e di Internet. Negli ultimi quattro anni ne sono state registrate 5.973; nel quadriennio precedente erano state 984. Un trend dovuto in parte anche all'offerta di beni e servizi acquistabili direttamente on line. La lotta ai clan della Sacra corona ha permesso di individuare 21 organizzazioni di stampo mafioso e di denunciare 331 fra affiliati e fiancheggiatori. Gli interessi della malavita continuano a ruotare intorno agli stupefacenti. Negli ultimi quattro anni c'è stato un potenziamento dell'azione di contrasto che ha permesso di sequestrate 22 tonnellate di stupefacenti, in gran parte marijuana (21 tonnellate). Di fatto è stato azzerato il fenomeno dell'immigrazione clandestina. Nel primo semestre di quest'anno la rotta del canale d'Otranto non è stata più battuta per i traffici di esseri umani. Tirando le somme, nell'ultimo quadriennio sono state arrestate 5.569 persone e denunciate altre 28.413. Le figure del poliziotto e del carabiniere di quartiere sono operative da tre anni. E dal luglio scorso il servizio è attivo anche a Galatina. Non compare il dato sull'usura. Il fenomeno sarà oggetto di uno studio più approfondito. Non sempre, infatti, il numero delle vittime di usura corrisponde all'andamento delle denunce. Spesso c'è chi preferisce adeguarsi al fenomeno piuttosto che denunciarlo. «Davanti a questi dati - dice Mantovano - occorre maggiore gratitudine nei confronti degli operatori della sicurezza della provincia, il cui lavoro, nell'ultimo quadriennio, è cresciuto qualitativamente e quantitativamente». I dati del Ministero trovano conferma nello studio sulla qualità della vita pubblicato dal «Sole 24ore». Nella graduatoria generale della vivibilità la provincia di Lecce è agli ultimi posti: occupa, infatti, la posizione numero 95 su 102. Ma nella classifica sulla sicurezza, il giornale della Confindustria colloca la provincia di Lecce al 28esimo posto. Nonostante tutto, però, i leccesi non si sentono sicuri. Il dato relativo alla percezione di sicurezza da parte dei cittadini ci spinge daccapo in basso nella classifica, fino al 101esimo posto. Per il sottosegretario è un problema di comunicazione e informazione «che incide anche in termini di fiducia nell'operato delle forze di polizia e, quindi, di disponibilità a collaborare».
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