ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
(Sezione: CRONACA   di   LECCE   Pag.     2)
Venerdì 27 maggio 2005

 

Il mondo politico e sindacale si stringe attorno al questore Giorgio Manari. Adriana Poli: «Un gesto preoccupante». Costa: «Le istituzioni non si faranno intimidire» 

 

«E' necessario tenere alta la guardia»

Mantovano: «Non si diventi inconsapevoli compagni di strada di pericolosi attentatori»


 

Il pacco-bomba unisce la solidarietà alle polemiche. E sembra dividere ulteriormente le forze politiche. Che comunque, all'unisono, condannano senza appello il grave attentato contro il questore Giorgio Manari. Il sottosegretario agli Interni, l'onorevole Alfredo Mantovano, nell'esprimere «solidarietà, vicinanza e affetto al questore di Lecce», invita le forze politiche di sinistra a non diventare «inconsapevoli compagni di strada di pericolosi attentatori». Il senatore Alberto Maritati, dal canto suo, replica ribadendo che «siamo e saremo sempre inflessibili nel condannare e nel non tollerare comportamenti violenti da parte di chicchessia».

Ma andiamo con ordine. «L'atto criminoso - dice l'onorevole Mantovano - cade a due settimane dall'operazione antiterrorismo condotta dalla questura a carico di appartenenti a una associazione sovversiva con finalità di eversione dell'ordine democratico». Questo, per l'onorevole Mantovano, confermerebbe «la puntualità e l'efficacia dell'azione investigativa coordinata dal dottor Manari»; poi rifacendosi alle parole del ministro Pisanu, conferma come «la demagogia e la violenza propagandistica sull'immigrazione e sui temi della protesta sociale, stanno sfociando in azioni che non possono non definirsi terroristiche. Il vile attentato al questore è l'ennesima conferma di una pericolosa dinamica in atto. Una dinamica - prosegue - che va divelta dalle radici con serena e determinata azione delle forze di polizia, soprattutto con il contributo di tutti, affinchè il dramma dell'immigrazione clandestina sia affrontato con pacatezza di toni e verità di contenuti».

Ed è a questo punto che parte l'affondo alle forze politiche del centrosinistra, quando sottolinea che «in quest'ottica, andrebbe operata più attenzione - soprattutto da chi ha ruoli istituzionali - nell'esprimere solidarietà verso coloro le cui responsabilità sono attualmente al vaglio dell'azione giudiziaria, affinchè non ci si renda oggettivamente, e di sicuro non intenzionalmente, compagni di strada di pericolosi attentatori». Il senatore Maritati, dal canto suo, sottolinea come «nel nostro Paese, nonostante un Governo a volte disattento e superficiale nei confronti dei diritti di tutte le persone, non ci sia stato e non ci sia spazio per scelte e comportamenti sistematicamente contrari alla nostra Costituzione e degradanti per la dignità umana. Apprezzo anzi - dice - il quotidiano comportamento delle forze dell'ordine che in situazioni particolarmente difficili assicurano il rispetto della legalità democratica».

Poi il passaggio all'inflessibilità del centrosinistra, soprattutto per «comportamenti che mettono a rischio la vita di chi serve lo Stato e la comunità intera. La violenza di tipo terroristico - dice - è il peggior servizio che si può rendere ai cittadini più deboli e indifesi, compresi quelli immigrati». «Il pacco-bomba spedito al questore di Lecce - dice invece il sindaco Adriana Poli Bortone , è un gesto preoccupante, che ci impone di tenere sempre molto alta l'attenzione e la vigilanza. Il fatto che qualcuno alzi il tiro con atti di questo tipo, però, dimostra nello stesso tempo l'efficacia dell'azione comune di prevenzione e controllo dei fenomeni di sovversione dell'ordine democratico ed isituzionale. Al questore Manari - conclude - va tutta la mia solidarietà. A tutte le forze istituzionali - dice quasi a voler stemperare gli animi - rivolgo il mio invito alla compattezza e alla determinazione costante nell'affrontare questi fenomeni, per garantire ai cittadini condizioni di massima sicurezza».

Anche la vice presidente della Provincia di Lecce, Loredana Capone, dopo aver espresso «solidarietà al questore e a tutto l'ufficio di polizia, felice per il pericolo scampato», rimarca come «in questo momento le istituzioni devono essere più unite. Non solo per condannare questi atti, ma anche per realizzare le condizioni perchè non si ripetano, e perchè tutti possano esprimere, nel pieno rispetto della democrazia, le proprie opinioni e il proprio dissenso. Col terrore non si è mai costruito niente. Nel confronto si esprime la libertà». Il consigliere regionale Raffaele Baldassarre dice invece che «questo gesto chiarisce perfettamente le intenzioni di quanti stanno attentando all'ordine democratico con azioni mirate e collegate che costituiscono un nuovo preoccupante allarme per la sicurezza pubblica. Chi pensava di poter coprire atteggiamenti criminosi con le bravate di qualche ragazzino vivace, è stato smentito nella maniera più drammatica. Ci auguriamo, conclude, che si possa recuperare quel senso di solidarietà nei confronti delle istituzioni e dello Stato che, spesso, è messo in crisi da giustificazioni dubbie ed irresponsabili».

Per il sottosegretario alla Difesa, Rosario Giorgio Costa, «le istituzioni non si faranno intimidire. L'episodio, legato alla pista degli anarco-insurrezionalisti, testimonia la necessità di tenere sempre alta la guardia. Si sta attuando - conclude - un grande lavoro di prevenzione e vigilanza, per garantire la massima sicurezza ai cittadini. Le indagini in corso stanno già dando ottimi risultati». Il consigliere regionale e presidente provinciale di An, Saverio Congedo, dopo la «piena solidarietà» al questore, sostiene che sia «sempre la stessa mano, vile e oscura, che ha inviato questo strumento di violenza e non certo di dissenso o democrazia. Quanto accaduto conferma l'assoluta, inopportuna e ingiustificabile presenza di autorevoli rappresentanti del centrosinistra della Regione e della giunta provinciale al corteo degli scorsi giorni promosso da movimenti anarchici».

Il senatore Francesco Chirilli esprime «solidarietà piena ma anche vicinanza concreta e personale al questore a poche ore da questo vile tentativo di intimidazione, che tale resterà perchè lo Stato, le istituzioni e le forze dell'ordine non piegheranno i loro sforzi verso il rispetto della legalità e della convivenza civile». «Il lavoro sul campo degli uomini di Manari - aggiunge - quello di intelligence dello stesso questore hanno segnato una stagione nuova e di concretezza operativa, che sta facendo vacillare organizzazioni radicate e cellule eversive dell'ordine democratico». Solidarietà anche dal mondo sindacale. Biagio Malorgio a nome di Cgil, Cisl e Uil condanna «un gravissimo atto che tenta di minare la civile convivenza».


    

 

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