ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
Interventi sulla stampa |
Articolo pubblicato su GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (Sezione: CRONACA DI GALATINA   Pag. 104 ) |
Sabato 28 Gennaio 2006 |
Messaggi di cordoglio alla famiglia del giovane morto nell'incidente in Friuli da parte dei rappresentanti istituzionali
Città in lutto per il caporale
Una comunità in lacrime è pronta a dare l'addio al giovane caporalmaggiore. L'arrivo della salma di Francesco Papadia, 26 anni, è previsto per la mattinata. Giungerà all'aeroporto di Brindisi, poi sarà trasferita nella sala don Bosco della chiesa matrice dove domani, intorno alle 15, saranno celebrati i funerali a cui parteciperà il sottosegretario alla Difesa, il senatore Rosario Giorgio Costa. Ieri ci sono stati i funerali a Forlì.
La morte del caporalmaggiore, in forze alla caserma «De Gennaro» di Forlì, sede del 66esimo Reggimento fanteria aeromobile «Trieste», è avvenuta l'altra mattina, sull'autostrada A4. Insieme con un commilitone si era recato all'aeroporto veneziano di Tessera per scortare un ufficiale appena rientrato dall'Iraq. Sulla via del ritorno, però, il mezzo sul quale viaggiavano è rimasto coinvolto in un incidente e per gli occupanti non c'è stato scampo. Sono morti durante un'operazione di servizio. E per questo a Francesco Papadia sarà riconosciuta la causa di servizio. «Sono profondamente addolorato per la morte del giovane caporalmaggiore che aveva scelto in piena cognizione di servire la propria Nazione come soldato per la pace.
I superiori ed i commilitoni - dice il sottosegretario Costa - lo tenevano in grande considerazione per la competenza e l'esperienza maturata nel proprio settore. Lo Stato gli è oltremodo riconoscente per il suo impegno svolto anche in terre lontane martoriate da tante calamità, laddove ha tenuto alto il nome dell'Italia e degli italiani».
Il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano ha inviato un messaggio alla famiglia Papadia: «Con Francesco abbiamo perso un uomo le cui qualità personali e le cui virtù militari sono testimoniate dalle missioni svolte nel quadro di delicati scenari operativi. Non è mai facile essere famiglia di un militare. Ma è la famiglia che forgia il vero militare. Si difende ciò che si ama. E dove si impara ad amare la pace e la vita se non nella famiglia?». Cordoglio e vicinanza viene espressa anche dall'onorevole Antonio Rotundo. «Francesco, con giudizio e professionità era stato anche in missione nei territori di guerra - ricorda Rotundo - e l'aveva fatto mosso da un innato senso delle istituzioni, della nazione che rappresentava e del dovere del compiere il lavoro che lui aveva scelto per il suo futuro da giovanissimo adolescente».
|
vedi i precedenti interventi |