ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
Interventi sulla stampa |
Articolo pubblicato su GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (Sezione: PUGLIA & BASILICATA . Pag. 6) |
Domenica 5 dicembre 2004 |
Michele Cozzi Sala gremita, tra bandiere e «Nessun dorma».Polo unito col governatore
Fitto: la Puglia è cambiata
BARI - Palloncini colorati, bandiere di An, Forza Italia, Udc,ma anche quelle con il nome Fitto in bella mostra. Così la convention del centrodestra, con le note dell’aria «Nessun dorma», ha accolto Raffaele Fitto, presidente della Regione Puglia e in lizza per la riconferma. Stracolmo l’oceanico salone della Fiera del Levante (quello nuovo in cui da un paio d’anni si tiene l’inaugurazione della Campionaria). Una «risposta» che ha sorpreso - lo ha detto pubblicamente - lo stesso governatore pugliese. E sullo sfondo, un cartellone con il messaggio-simbolo sul federalismo: «La Puglia prima di tutto». I segretari e gli amministratori polisti hanno lanciato con forza la candidatura di Fitto. Mazzaracchio (Fi) ha esaltato la risposta del popolo del centrodestra, e Trematerra (Udc) ha confermato la «lealtà» del suo partito al presidente della Regione. Mantovano, coordinatore regionale di An e sottosegretario all’Interno, ha toccato due temi: l’economia («il centrosinistra ha introdotto la tassa per l’Europa, l’Irap e altri balzelli, mentre noi stiamo riducendo l’aggravio fiscale») e la sicurezza. Poi ha puntato su due questioni: la legge sulla famiglia e le politiche per giovani, anziani e disabili. Adriana Poli Bortone, sindaco di Lecce, ha sottolineato che le tre città pugliesi governate dal centrodestra sono «rinate » grazie al rapporto con la Regione; per Rossana Di Bello, sindaco di Taranto, «la Puglia premierà il lavoro svolto dalla Regione », e Domenico Mennitti (sindaco di Brindisi) ha accusato «la sinistra delle tasse». Per il sottosegretario Guido Viceconte, «la Puglia e la Casa della Libertà sono con Fitto. Abbiamo rispettato gli impegni assunti con i pugliesi e i cittadini premieranno il lavoro svolto dalla Regione». IL GOVERNATORE - Fitto ha tracciato il bilancio di cinque anni di lavoro, con scelte «coraggiose » (dalla sanità, al risanamento dei conti, alla riduzione delle tasse) che hanno consentito alla «Puglia di cambiare volto». Poi, i punti-forza della politica attuata in questi anni: dall’approvazione dello statuto regionale, alla battaglia per cambiare il decreto 56 sul federalismo, «difendendo sempre e solo gli interessi della Puglia». Su questa seconda questione ha apprezzato le dichiarazioni di Fini e di La Loggia. Ma per alzare la voce, «occorre avere le carte in regola, cioè i conti risanati, e una nuova credibilità. Requisiti che adesso la Puglia, dopo anni di lavoro, ha conquistato ». Il governatore ha citato il monito di Fazio, governatore della Banca d’Italia, sulla riforma del Welfare («è noi abbiamo lavorato in quella direzione»). In questo senso ha citato la riforma ospedaliera («abbiamo aperto nuove strutture, senza chiuderne nessuna»), l’avvio del «118», atteso in Puglia da decenni, e il piano sociale. Poi la vicenda dell’Aqp, della Seap, dei rifiuti («da noi non è successo ciò che accade in altre regioni ») CHI È L’ANTI-FITTO? - Poi ha pizzicato il centrosinistra: «Si cerca l’anti-Fitto contro Fitto, ma non si parla di programma. Non conosciamo l’idea di Puglia che ha la sinistra, non sappiamo ancora chi sarà il candidato che cercherà di rappresentarla. Assistiamo ad un litigio da diversi mesi che è sotto gli occhi di tutti, con posizioni che si modificano ogni giorno e con giudizi nettamente negativi che diventano nel volgere di pochi giorni nettamente positivi». Proprio alla vigilia della convention, Berlusconi ha nuovamente espresso il suo «no» alle liste dei presidenti. Fitto non si è sottratto a questo tema: «Sono fortemente impegnato nel sostenere le liste della Casa delle libertà, in modo particolare, come è noto, la lista del mio partito, Forza Italia. Al tempo stesso stiamo predisponendo una lista che si richiama direttamente alla mia persona: il suo obiettivo è di guardare esclusivamente all’esterno escludendo qualsiasi ipotesi di inserimento in essa di esponenti della Casa delle libertà». «È solo questa - ha insistito Fitto - la finalità. È una lista chiusa al centrodestra ed aperta a tutte le espressioni diverse dal centrodestra. Le prime adesioni vanno in tale direzione».
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