ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
Interventi sulla stampa |
Articolo pubblicato su LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (Sezione: CRONACA di LECCE Pag. 65 ) |
Lunedì 10 Marzo 2003 |
Il segretario cittadino della Quercia chiede una task-force anche per i servizi pubblici «Si vigili sulle società miste»
«Una task-force anche per i servizi pubblici». La proposta - dopo l'incontro in prefettura sugli appalti pubblici e l'iniziativa promossa da Cna e Assoedili - è del segretario cittadino dei Ds Carlo Salvemini, il quale propone all'onorevole Alfredo Mantovano, «al di là di ogni valutazione sul merito e sull'opportunità della task-force, alcuni quesiti ai quali non ha ancora inteso rispondere». «Perchè la potenziale e pericolosa alterazione delle logiche di mercato e della concorrenza tra imprese - chiede Salvemini - ricorre solo nel settore dell'edilizia pubblica? Perchè la task-force recentemente costituita non prevede tra i suoi compiti anche quello di verificare il regolare svolgimento dell'affidamento a terzi dei servizi pubblici? E' da tempo che anche a Lecce amministratori locali e forze economiche e sociali riflettono sul tema della distorsione delle regole di mercato per la pervasività dell'azione delle società miste. In tal senso sentenze recenti del Tar di Lecce stanno dando ragione a quanti da tempo sollecitano un'azione più trasparente dei Comuni in questo settore». Il segretario cittadino dei Ds poi aggiunge che a Lecce «la scelta dell'affidamento diretto alla Lupiae di numerosissimi servizi pubblici fuori da ogni meccanismo di evidenza pubblica, ha messo sotto pressione, come del resto denunciato dall'Assindustria, il sistema delle piccole e medie imprese». Secondo Salvemini un ragionamento in tale direzione può servire a trovare soluzioni ad un problema molto avvertito in città, «che si riferisce appunto al modo di far vivere le società miste senza alterare le logiche di mercato e consentire una virtuosa competizione fra le imprese nel settore dei servizi pubblici». «Siamo convinti - conclude - che quando si parla di trasparenza amministrativa e rispetto delle regole non devono prevalere logiche di partito e schieramento».
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