ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
(Sezione:  PRIMO PIANO     Pag 2    )
Martedì 14 ottobre 2003

Michele Cozzi

il caso Fitto dovrebbe rilevare l'interim dell'Urbanistica

 

Santaniello, revoca vicina

Mantovano: in Puglia esiste una questione morale


 

BARI Per la revoca dell'incarico di assessore regionale ricoperto da Enrico Santaniello, per la vicenda giudiziaria scoppiata a Foggia, è ormai solo questione di ore. Il percorso è delineato dopo che l'assessore, con una lettera al presidente Fitto aveva rimesso la decisione al governatore. Quindi, Fitto revocherà il mandato conferito a Santaniello e gestirà con l'interim l'assessorato. Ieri mattina il presidente è stato impegnato nei lavori del consigli comunale di Maglie, dove ricopre il ruolo di capogruppo. Quindi, l'atto formale è solo rimandato.


ALLEANZA NAZIONALE Questione morale, amministrative e voto agli extracomunitari sono stati i temi affrontati dal coordinamento regionale di An, «aperto» da una relazione di Salvatore Tatarella. Presenti il sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano, e un gruppo nutrito di parlamentari e amministratori.

È stata la bufera giudiziaria che ha colpito Foggia e Brindisi al centro dell'attenzione. Il sottosegretario Mantovano ha sottolineato che «la questione morale in Puglia esiste ma An non si tira indietro. È stata l'occasione per un importante scambio di opinioni. Siamo tutti convinti, infatti, che la Puglia non è peggiore di tante altre realtà ma che qui sia più efficace l'azione investigativa. Non è comunque il caso di trincerarsi dietro l'ovvia e scontata affermazione che si è innocenti fino al terzo grado di giudizio». Per Mantovano «la politica, infatti, deve arrivare prima visto che la trasparenza è una questione prioritaria per gli effetti sul terreno economico e finanziario».

«Non è neppure il caso - ha proseguito - di fare degli arresti in Puglia uno strumento di attacco politico perché ognuno deve guardare in casa sua» e, citando parole di Almirante, ha detto: «Se emergerà che esponenti di An sono colpevoli dovranno essere puniti due volte, perché hanno inquinato l'immagine di un partito che della trasparenza e dell'onestà ha fatto la sua bandiera da sempre».

Salvatore Tatarella ha aggiunto che «la questione morale che riguarda tutti i partiti. Abbiamo rivolto un appello forte a tutti i partiti, compreso il nostro, a non abbassare la guardia, per trovare sensibilità, metodi, strumenti che distinguano la buona politica dalla politica cattiva. I partiti devono fare attenzione alla selezione del personale politico. Va tenuta alta la tensione morale per fare in modo che la politica torni ad occuparsi del governo delle cose piuttosto che del governo degli affari». Per quanto riguarda il caso Brindisi, An ha ribadito la proposta, già avanzato dalla federazione di quella città, di sciogliere il Consiglio comunale».

Immigrazione Il tema è stato appena sfiorato. Per Tatarella, «Fini ha fatto bene, la proposta è giusta, e non è dirompente rispetto alla tradizione di An e nemmeno rispetto al Msi che non è mai stato un partito xenofobo e razzista. Al parlamento europeo, quando c'ero io, non abbiamo mai fatto gruppo comune con Le Pen. I tempi sono maturi, anche per monetizzare il successo della legge Fini-Bossi che ha permesso di ridurre il numero degli irregolari. Quindi ai regolari, è giusto consentire anche il diritto di voto».


AMMINISTRATIVE Tatarella ha rilanciato la necessità di far presto. «Per il Comune e la Provincia di Bari, il centrosinistra, pur nella confusione totale, ha già lanciato in campo due candidati, Emiliano e Vernola. Che da mesi sono in campagna elettorale. Noi invece stiamo ancora a guardare. Se perdiamo ancora tempo, saremo costretti a rincorrere gli altri, sia a Bari che in tutti gli altri enti locali.


    

 

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