ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
(Sezione: BARI CITTA'   Pag.  22  )
Giovedì 19 febbraio 2004

Luca Natile

Sabato convegno con l'on. Mantovano

 

I mille tentacoli della piovra delle estorsioni


 

Estorsioni, usura, gioco d'azzardo, videopoker. Il sistema economico criminale poggia su questi capisaldi. I primi sono «business» tradizionali, il gioco d'azzardo elettronico, invece, è figlio della «new-economy» malavitosa. La criminalità comune e quella organizzata, negli ultimi anni, hanno investito in questo settore: sale da gioco, bar, circoli ricreativi a Bari sono assediati dagli emissari dei clan, in guerra per imporre il noleggio delle loro macchinette mangiasoldi.

Di questo e di altro si discuterà sabato prossimo, 21 febbraio, a villa Romanazzi Carducci, a partire dalle 10, nel corso del convegno «Mezzogiorno. Meno criminalità, più sviluppo. Diffusione della legalità per lo sviluppo del commercio». All'incontro organizzato dalla Confesercenti nazionale per sconfiggere il racket e l'usura è annunciata la presenza del sottosegretario agli Interni, Alfredo Mantovano, del sindaco di Bari, Simeone Di Cagno Abbrescia, del presidente di Unioncamere Puglia, Enzo Divella, del vice presidente vicario della Confesercenti, Massimo Vivoli, del commissario nazionale per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura, Carlo Ferrigno, di monsignor Alberto D'Urso. L'impreditore Giampaolo Mangiafico, racconterà la sua personale esperienza contro il racket al fianco delle istituzioni.

Ogni giorno centinaia di euro passano dalle mani dei commercianti e imprenditori baresi a quelle di estorsori e cravattari. Molti pagano, in pochi denunciano, per paura. Il racket sottrae al sistema commerciale fior di quattrini che si trasferiscono nelle tasche di delinquenti «comuni» ma anche della malavita organizzata.

Il denaro portato via dagli strozzini di turno, le somme estorte dai ricattatori legati ai clan rappresentano costi «aggiuntivi» di esercizio sempre più difficili da sopportare. Un sistema occulto e perverso alimentato dal bisogno della manovalanza criminale di trovare nuovi «sbocchi occupazionali» e dalla tendenza all'esplorazione di nuovi percorsi delittuosi (come le estorsioni) da parte della malavita organizzata alla costante ricerca di nuove fonti di guadagno.


    

 

vedi i precedenti interventi