ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
(Sezione: PUGLIA & BASILICATA cronaca  Pag.   5    )
Domenica 3 Agosto 2003

Stefano Boccardi

CASTRO / Telecamere attorno alla villa dei suoi ospiti, vigilata dalla polizia. E cena a base di pesce

Gorbaciov «assediato»

Folla di curiosi attorno all ’uomo della Perestroika 



CASTRO «Questa non è una vacanza. Questo è un assedio. Sembra la casa del Grande Fratello. Se non lo lasciano in pace, il presidente Gorbaciov ha già fatto sapere che non ci pensa due volte. Risistema in valigia i suoi bagagli e se ne va da un'altra parte. Davvero non capiamo questa insistenza di alcune tivvù private. Per allontanare le telecamere, abbiamo dovuto chiamare Polizia e Carabinieri. E poi è incredibile. Pretendono di fare interviste senza nemmeno uno straccio di interprete. Per tutta la mattinata, non hanno fatto altro che puntare le loro telecamere. Costringendo il presidente, la figlia e le sue nipoti a starsene chiusi in casa».
Alle 13.30, Valeria, la figlia del giudice leccese che ospita Mikhail Gorbaciov nella sua villa di Castro, ha il viso stravolto dalla rabbia.

Valeria è appena reduce dall'ennesimo giro di perlustrazione sulla scogliera a ridosso della casa. «Finalmente se ne sono andati - dice -. Speriamo che, almeno per oggi, questo incubo sia finito. Ma è possibile che un uomo non può nemmeno farsi un bagno in santa pace mentre è in vacanza in una località che da sempre è stata tranquilla? Lo hanno persino costretto ad uscire dal mare e a tornarsene in tutta fretta in casa. La figlia sta perdendo la pazienza. Ripeto, se va avanti così, ci hanno detto che non restano un altro giorno di più».

E sì, a contrassegnare la prima vera giornata di vacanza nel Salento dell'ex presidente dell'Unione sovietica, è il prevedibile assalto di curiosi e telecineoperatori. Un assalto forse un po' troppo insistente e prolungato, ma nemmeno tanto massiccio. Se è vero, come è vero, che intorno alla villa, tranne un paio di tivvù locali, non s'è visto nessuno. Dalla casa dei Gorbaciov, comunque, il messaggio è arrivato forte e chiaro a tutti: «Siamo in vacanza. Punto e basta». Un messaggio che è arrivato anche e soprattutto alle più svariate autorità locali, a cominciare da chi si è fatto carico di organizzare la vacanza ed in particolare, dal presidente dell'Unione dei Comuni della Grecìa salentina, il sindaco diessino di Sternatia, Massimo Manera, il quale, per buona parte della giornata, ha dovuto prodigarsi per rassicurare Mikhail Gorbaciov e soprattutto la figlia, la signora Irina.

«Ora è tutto a posto, stanno tutti tranquilli - dice in serata alla Gazzetta Massimo Manera -. Da quando intorno alla villa è stato predisposto un presidio di polizia, nella casa si sentono tutti più sicuri. E devo ringraziare in particolar modo il sottosegretario agli Interni, Alfredo Mantovano, il quale si è subito attivato, favorendo non solo l'arrivo di alcune pattuglie della Polizia, ma anche l'impiego di un'auto della Sveliapol (un istituto di viglilanza di Lecce - ndr) che presterà servizio giorno e notte davanti alla villa».

Un servizio, quello predisposto da ieri pomeriggio, che di sicuro favorirà le uscite pubbliche della famiglia Gorbaciov. Una prima uscita, comunque, c'era stata già l'altra sera, poche ore dopo l'arrivo a Castro. L'ex presidente dell'Unione sovietica è stato a cena in un ristorante (L'Aragosta) che si trova nel pieno centro della cittadina salentina. «E' stata un'emozione fortissima - dice Vincenzo Crupi, titolare del ristorante -. Anche perché il suo arrivo ce lo hanno comunicato all'ultimo momento, poco meno di un'ora prima. Gorbaciov è un'ottima forchetta. Ha voluto assaggiare di tutto. E alla fine ci ha anche pregato di potersi portare a casa alcune pietanze». Il menu? «Tutto a base di pesce - risponde il cuoco Roberto Ciriolo -. Gorbaciov ha accettato di farsi consigliare. E dopo aver servito a lui e alla sua famiglia una serie di antipasti, comprese ostriche e cozze crude, ho preparato un primo piatto di linguine al sughetto rosso di astice e due secondi: aragoste e saraghi arrostiti. Ovviamente non sono mancati i dolci, mignon e pasticcini a base di pasta di mandorle, e la frutta, ananas in barchetta e cascate di anguria e melone. Il tutto accompagnato da un buon vino bianco, il Greco di tufo».

L'uomo della perestroika ha accettato anche di farsi fotografare in compagnia di Vincenzo Crupi e di alcuni suoi collaboratori. E come al solito ha dispensato dosi massicce di simpatia. Niente foto, invece, per la figlia Irina e le due nipoti, Anastasia e Xenia. E nemmeno per il fidanazato di Anastasia e per la guardia del corpo.

Una circostanza, quest'ultima, che conferma una sensazione. E cioè che a sentirsi assediata sia soprattutto la signora Irina. Dipendesse solo da lui, Gorbaciov forse avrebbe già fatto il tanto atteso bagno di folla. Non foss'altro che per un fatto: l'uomo è tutt'altro che rassegnato a fare solo il pensionato. E lo ha rivelato proprio l'altro pomeriggio al suo arrivo a Brindisi. E lo ha confermato indirettamente anche ieri, quando ha chiesto ed ottenuto che gli montassero una parabola per poter vedere le tivvù satellitari di tutto il mondo.
E' in vacanza. Ma non certo solo per riposarsi.


    

 

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