ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
(Sezione:  PUGLIA   &   BAS I L I C ATA   Pag.   5  )
Sabato 3 gennaio 2004

Tonio Tondo

BANCA 121 A Lecce l'incontro promosso da Mantovano con i vertici senesi

 

Mps: vi risarciremo

L'istituto si impegna con i risparmiatori


 

LECCE La giornata del «risparmio tradito» si svolge in un clima apparentemente ovattato: risuona ancora l'appello di Ciampi a recuperare la fiducia dei cittadini. L'invito è del prefetto, Gianfranco Casilli. Le domande del promotore, Alfredo Mantovano: cosa accadrà ai dipendenti? Come verrete incontro ai sottoscrittori dei prodotti strutturati che vedono decurtati i risparmi?

Le risposte di Piergiorgio Primavera, uomo di lungo corso del Monte dei Paschi, da ieri vice direttore generale in pensione, tra alcuni giorni al vertice di Banca 121 PF al posto del dimissionario Lorenzo Gorgoni: «Dove non sono stati rispettati le norme di Bankitalia e il codice etico di Mps, verremo incontro ai risparmiatori e rimedieremo, caso per caso». Primavera si muove abilmente sul confine tra gli interessi del gruppo, la difesa della sua credibilità sociale e l'operato dei vecchi dirigenti della Banca del Salento. Si presenta con il protocollo d'intesa con le associazioni dei consumatori. Su May Way e For You nessuna proroga per eventuali altri reclami, per i prodotti strutturati la disponibilità ad allungare i tempi. «Su 1.750 reclami - dice - ne abbiamo accolti 1.048; abbiamo verificato che molti investitori sui Btp Tel, Btp Index e Btp On Line avevano sottoscritto, negli anni precedenti, contratti su prodotti analoghi, con un crescendo fino ai 267 milioni del 1999. Difficile, quindi, sostenere la tesi della sottoscrizione inconsapevole».

Ieri sono scaduti i Btp Tel. Una mazzata: le azioni delle società della new economy, garantite in banca dai titoli di Stato dei risparmiatori, hanno perduto in tre anni tra il 60 e il 65 per cento. Al Monte dei Paschi risultano 11.750 rapporti sui diversi prodotti, con scadenza primo gennaio, primo aprile e luglio-agosto 2004, infine aprile 2006. «Vedremo come andrà la Borsa», dice Primavera. Scrive Marco Vitale, severo analista e censore dei comportamenti opachi in materia di finanza: «Regola prima, se non si capisce l'oggetto in cui si dovrebbe investire, non si deve investire; a costo di fare la figura dei cretini». Regola valida per tutti, banche e risparmiatori. A questi ultimi, è stata spiegata chiaramente la natura del prodotto e il suo alto rischio? L'interrogativo è rimasto senza risposta. Come senza risposta è rimasta la domanda sul massiccio collocamento dei prodotti, deciso dai vertici, in previsione della vendita della Banca del Salento.

L'incontro è stato un consulto sul risparmio nel Salento. Sindacati confederali, Cgil-Cisl e Uil, presenti con i vertici - Biagio Malorgio, Piero Fioretti e Franco Surano - ma anche autonomi e Ugl, rappresentanti dei consumatori e parlamentari, tutti alla ricerca di assicurazioni, in base alla parte svolta. I sindacati preoccupati per i posti di lavoro. Ci sono esuberi? «È tutto scritto nel piano industriale, eventuali novità le discuteremo con voi, come è nella nostra tradizione», ha risposto l'uomo del Monte. Antonio Rotundo, deputato dell'Ulivo, ha avvertito: «Meglio non buttarla in politica, impegniamoci a seguire la vicenda con verifiche puntuali». Replica di Francesco Chirilli e Rino Dell'Anna, del Polo: «È nostro dovere preoccuparci del risparmio e dell'efficienza del sistema bancario». Gli esponenti dei consumatori insistono per riaprire i termini dei reclami. «Gli accordi vanno rispettati, ci sono stati mesi di tempo per pensarci», ha ribadito Primavera. Il prossimo presidente di Banca 121 PF ha chiarito che la banca, nata dal processo di fusione, continuerà a interessarsi di prodotti finanziari. Il bilancio 2003 si chiuderà in deficit. È previsto un calo di personale, forse di una trentina di unità su 210 dipendenti. È l'unica delusione per il sindacato. Soddisfatto Mantovano: «Le nuove aperture del Monte dei Paschi sono positive, ma dovremo vigilare». Forse è poco per la ripresa di fiducia.

 

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